La scuderia di Hinwill è di solito a suo agio sulle piste velocissime come Monza. Sull’autodromo brianzolo le monoposto riescono agevolmente a superare i 350 km/h. (continua...)
Dopo il podio conquistato in Belgio da Nick Heidfeld, le truppe di Mario Theissen sperano di fare altrettanto bene anche in Italia. L’anno scorso Heidfeld e Kubica erano giunti quarto e quinto rispettivamente, per cui l’obiettivo sarà di fare un po’ meglio, come nel 2006 quando Kubica salì sul podio.

"Avere la migliore velocità di punta sarà la nostra ossessione principale di questo weekend a Monza. Oggi non esiste nessun altro circuito sul quale è possibile superare i 350 km/h. Un altro punto importante sarà la capacità di affrontare con forza i cordoli nelle chicane. Monza è un tempio storico della velocità, ma a parte questo il circuito è purtroppo un po’ vecchio," ha commentato Heidfeld.

"Sarà importante avere una buona efficacia aerodinamica, una configurazione che non generi troppa deportanza. Da nessun’altra parte le vetture girano con così pochi appoggi. La nostra squadra ha svolto un buon lavoro su questa configurazione aerodinamica particolare. Le prove private di Monza sono state incoraggianti e aspetto il GP con impazienza," ha aggiunto il tedesco.

Rober Kubica conserva bei ricordi di Monza perché è proprio sul tracciato lombardo che segnò il suo primo podio nel 2006. "Il circuito di Monza ha un significato particolare per me perché è lì che sono salito sul podio per la prima volta. Avrò un casco speciale questo fine settimana per marcare questo momento unico. E’ in questo paese che mi sono ostruito come pilota, conosco molta gente. Molti tifosi italiani mi sosterranno e spero anche che ci saranno molti polacchi," ha detto Robert.

"Monza è uno dei circuiti più esigenti con le vetture. E’ la corsa del calendario nella quale utilizziamo meno appoggi aerodinamici e la velocità di punta è la più alta di tutte. E’ una pista unica coi suoi rettilinei sui quali si passano facilmente i 300 km/h. Ci sono alcune curve famose come la Parabolica, la Ascari o le Lesmo. Sono tutte più rapide della prima chicane, ma bisogna affrontarle dopo una grossa frenata," ha concluso Kubica.
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