E’ a Valencia, città spagnola di 850.000 abitanti che il piccolo mondo della F1 si ritroverà domenica per una prima assoluta in quanto i team scopriranno il nuovissimo tracciato che accoglierà questa edizione del Gran Premio d’Europa. (continua....)
"Mi è sempre piaciuto vedere una nuova corsa nel calendario, sono abbastanza impaziente di partecipare a quella di Valencia. Sarà una vera gara in città considerato che si svolgerà nel centro, contrariamente a Melbourne e Montreal. Per quanto riguarda il fascino e le difficoltà proposte, la corsa sarà probabilmente simile a quella di Monaco. Mi piace molto Valencia, vi abbiamo spesso effettuato delle prove private, sul circuito permanente e la BMW vi ha presentato la sua nuova macchina in diverse occasioni," ha commentato Nick Heidfeld.

"All’inizio di quest’anno ho trascorso qualche giorno a Valencia con la famiglia, tra due sessioni di prove. Avevamo vissuto dei bei momenti, andando in spiaggia ed in città. C’è un tratto di riviera asciutta nel quale si trovano spazi e giochi. E’ molto gradevole, soprattutto per i bambini. Valencia è anche una città fantastica per fare shopping e cenare fuori. Inutile dire che adoro il contrasto tra l’architettura storica e le nuove costruzioni moderne," ha aggiunto il tedesco.

Anche Robert Kubica non vede l’ora di essere a Valencia, ma per altre ragioni. "Sono impaziente di essere a Valencia perché sono un grande appassionato di corse in città. In genere sono gare molto esigenti con piste gibbose la cui superficie cambia continuamente. In caso di errore, ci si ritrova rapidamente contro le barriere di protezione," ha indicato il polacco.

"In ogni caso, il circuito di Valencia non assomiglia alle altre piste cittadine. In effetti ci sono molte vie di fuga. La FIA ha compiuto molti sforzi per questo round ed è positivo. E’ importante avere delle regolazioni di base per una gara in città, in modo da disporre di una vettura facile da guidare. I tempi sul giro devono migliorare poco alla volta. Non è possibile adottare uno stile di guida troppo brutale. E’ importante fare un giro a piedi per farsi una buona idea della superficie e delle traiettorie," ha concluso Robert Kubica.
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