Comproprietario della Toro Rosso, Gerhard Berger è dispiaciuto di veder partire il giovane Sebastian Vettel dal team di Faenza. Arrivato nel 2007 in occasione del GP d’Ungheria, Vettel ha trovato in fretta i propri riferimenti concludendo quarto in Cina, alla sua sesta gara con la Toro Rosso. (continua...)
Quinto a Monaco nel 2008, ha marcato la corsa di Valencia realizzando il giro più veloce del fine settimana ottenendo in seguito la sesta piazza finale. Questi risultati hanno convinto la Red Bull di affidargli il volante lasciato libero da Coulthard nel 2009.

"Sebastian ci ha aiutati molto. L’anno scorso faticavamo molto con Scott Speed e Tonio Liuzzi. Lui ha dimostrato quello che la squadra è capace di realizzare e lo ha fatto in un ottimo modo. Ci ha fatto compiere un grande passo in avanti. E’ un vero peccato perderlo. Non c’è una persona nella squadra a non essere triste di vederlo partire a fine stagione," ha dichiarato Berger sul sito ufficiale della F1.

"Ma otteniamo molto dalla Red Bull. Senza di loro la Toro Rosso non esisterebbe. E’ quindi normale dare qualcosa in cambio, anche se avrei preferito che Sebastian rimanesse con noi."

Dopo l’annuncio del trasferimento di Vettel, molti nomi hanno iniziato a circolare come possibili sostituti, ma la squadra non ha fretta di fare una scelta. "La prima opzione è ovviamente un giovane pilota dell’universo Red Bull, poi vedremo. Ma non siamo pronti a prendere una decisione. A questo stadio non abbiamo una lista precisa. Aspettiamo anche di vedere cosa accade altrove !" ha aggiunto Berger.

L’ex pilota austriaco ha anche rinunciato a parlare del futuro di Sébastien Bourdais. "In F1, bisogna far passare una mezza stagione per giudicare un pilota. La prima metà dell’anno è conclusa, adesso Sébastien è in una situazione nella quale deve dar prova del proprio talento."

"Non dirò di avere un’opinione chiara su di lui, ma devo dire che Vettel ha iniziato un po’ prima di lui registrando ottimi risultati fin dal primo semestre. Dobbiamo vedere come si svolgerà per Bourdais la seconda metà d’anno. Onestamente non voglio entrare in un dibattito a proposito di lui in questo momento," ha concluso Gerhard Berger.
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