red_bull_134Alla vigilia del Gran Premio di Corea, aveva rievocato l’impresa dell’amico Raikkonen, nella speranza di emularne le gesta che nel 2007 lo avevano portato al trionfo nel mondiale nonostante quote e pronostici sfavorevoli. Speranza che ad Abu Dhabi si è oggi tramutata in splendida realtà per il tedesco della Red Bull, che a 23 anni e 134 giorni diventa il più giovane campione del mondo (migliorando il precedente record di Hamilton) nella sessantennale storia della F1. (continua...)

Il neo iridato, che ha battuto per sole quattro lunghezze lo spagnolo della Ferrari Fernando Alonso, racconta così la sua soddisfazione iridata: “Ad essere onesti, sono davvero senza parole! E’ stata una stagione incredibile per me, ricca di alti e bassi e molto difficile sia psicologicamente che fisicamente. Ma non abbiamo mai smesso di crederci. Devo ringrazie molte persone, il mio team e naturalmente tutti i meccanici con i quali ho sempre lavorato con grande serenità ed armonia. Posso solo dire grazie!” ha commentato Vettel, che scattato dalla pole ha poi dominato la gara in modo agiato dal primo all’ultimo metro, “Ho cercato di non prendere rischi, di preservare la macchina, cercando di fare la mia gara. La macchina era fenomenale! Nel primo stint, ho sofferto un po’ di graning e Lewis si è avvicinato. Poi però tutto si è ristabilizzato ed è andato tutto benissimo fino alla fine. Sul traguardo quando ho chiesto al muretto come fosse andata, loro mi hanno detto che non lo sapevano, ma avevo intuito che erano un po’ nervosi. Quando mi hanno urlato alla radio che avevo vinto il campionato non riuscivo a crederci..è stata un’emozione unica!”.

Difficile da digerire la sconfitta invece per Mark Webber, ottavo sotto la bandiera a scacchi e penalizzato dalla scelta di anticipare il pit stop nelle fasi iniziali della gara, per sostituire le gomme morbide. Una strategia che ha condizionato pesantemente la gara dell’australiano, ma anche quella di Alonso, che copiando il rivale ha finito per compromettere definitivamente le proprie possibilità iridate: “Passare alle gomme dure così presto ha condizionato pensanemente la gara di Fernando, perché sulla carta ero io il suo rivale più temibile. E’ stato un gioco di squadra ma ovviamente alla fine non era certo questo il risultato che soeravo di ottenere.”. L’australiano si è congratulato infine con il compagno di squadra per la conquista del titolo mondiale dicendosi comunque pronto a rifarsi nella prossima stagione: “E’ stata una stagione molto emozionante, io ho fatto il possibile ma non sono riuscito a raggiungere il mio obiettivo. Seb tuttavia ha meritato questo mondiale, per cui complimenti a lui! Per quanto mi riguarda, ci riproverò senz’altro l’anno prossimo.”

Christian Horner ha lodato Sebastian Vettel che oggi ha conquistato il titolo di campione del mondo di F1 2010 ad Abu Dhabi vincendo la gara. I suoi rivali Fernando Alonso e Mark Webber hanno chiuso solo in settima e ottava posizione.

“E’ incredibile” ha dichiarato Horner. “E’ stata una settimana molto emozionante per il team. Sono solo orgoglioso della squadra. E’ semplicemente fantastico conquistare i due mondiali. Questa è la migliore squadra del mondo”.

“Sebastian, è la prima volta che si trova al comando del mondiale e l’ha fatto all’ultima gara dell’anno. Incredibile. Ha fatto un lavoro fantastico, ha guidato in modo perfetto con tanta pressione. Ha avuto alti e bassi, è stato sfortunato, ha avuto problemi meccanici, alcuni cedimenti di motore ma non ha mai perso la concentrazione e la fiducia, ora è il campione. Una grande stagione. E’ un personaggio fantastico, è stato il piu’ freddo tra noi. E’ un prodotto del Red Bull Junior Team e oggi ha meritato il piu’ grande trofeo del motorsport”.

Il titolo di Vettel è la ricompensa della Red Bull per non aver impartito ordini di scuderia: “Abbiamo continuato supportando entrambi i piloti equamente ed era la giusta cosa da fare. Alla fine, ha vinto il miglior pilota. Senza nulla togliere a Mark. Anche lui puo’ essere molto, molto orgoglioso di quanto ha fatto quest’anno. Ha guidato bene”.

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