red_bull_108La polemica sull’ala anteriore a Silverstone ha lasciato strascichi in casa Red Bull. Non è solo stato Mark Webber ad ammettere di non essere amico del suo compagno di squadra: ora, anche Sebastian Vettel ammette che la sua relazione con l’australiano è piuttosto tesa. (continua...)

I precedenti risalgono addirittura al 2008, quando un contatto in pista tra i due portò Webber a denunciare Vettel, all’epoca 23enne, come uno dei “ragazzini” della Formula 1 che “fanno un buon lavoro e poi mandano tutto a ***.” Poi, a Istanbul, nel maggio scorso, l’incidente fratricida conclusosi con il giovane tedesco che in mondovisione dava del matto al suo compagno di squadra con un eloquente gesto con il dito.

Da allora, Vettel ha cercato di tenersi lontano dalla contesa, evitando di parlare della relazione interna al box della Red Bull. Ora, è un’intervista rilasciata a “Der Spiegel” a rompere il silenzio. “C’è una certa distanza,” ammette Sebastian. “La prima priorità è il team, ma i piloti vedono le cose molto ostinatamente. E lo stesso vale in questo caso.” prosegue. “Per il resto, ognuno è concentrato su se stesso, alla ricerca del suo vantaggio.” La risposta di Webber non si è fatta attendere: “Chissà, nei prossimi mesi, se saremo ancora entrambi in lotta per il titolo, le cose potrebbero farsi ancora più tese tra di noi,” ha dichiarato.

“Lavoriamo insieme quando dobbiamo, per portare avanti il team e sviluppare la vettura,”

Intanto, a ravvivare il fuoco di una polemica che sembrava essersi definitivamente spenta (almeno per ora) con i chiarimenti degli ultimi giorni ci ha pensato un anonimo “ingegnere senior” del team, con le sue dichiarazioni riportate dal finlandese “Turun Sanomat”, definendosi “molto sorpreso” dalle dichiarazioni piccate rilasciate da Webber dopo la gara.

“Per tutto il periodo in cui ha usato la nuova ala,” ha spiegato l’ingegnere, “si è lamentato che non funzionasse meglio della vecchia. Mark semplicemente non aveva delle buone sensazioni, ma quando ne era rimasta solo una, voleva averla assolutamente. Quando ce n’erano due, invece, non gliene importava nulla.”

Al contrario, Vettel era rimasto “immediatamente” colpito positivamente dalla nuova ala provandola nel corso delle libere. “Crediamo che la decisione dei vertici del team sia stata ragionata e logica,” ha aggiunto. In più, secondo indiscrezioni, il telaio della RB6 di Webber sarebbe leggermente più leggero di quello di Vettel, per via dei tentativi del team di raggiungere un’equità tra l’australiano, più alto e pesante, e il tedesco, naturalmente più leggero.

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