Questo week-end la Panasonic Toyota Racing gioca in casa, infatti si corre il Gran Premio del Giappone al Fuji Speedway. Questa storica pista, che nel 1976 ha ospitato il primo Gran Premio giapponese di Formula 1, è un vero spettacolo, sia per il monte Fuji sullo sfondo sia per il rettilineo, che con i suoi 1.475 metri è il più lungo della Formula 1. (continua...)
È un rettifilo che offre opportunità di sorpasso se all'uscita della curva Panasonic due vetture si trovano sufficientemente vicine, ma rappresenta una sfida in termini di assetto; infatti su questo terzo di pista è fondamentale sfrecciare velocissimi davanti ai box, ma la parte restante dei 4,563 km richiede un maggior carico aerodinamico, in modo da avere aderenza lungo le curve lente del secondo e del terzo settore. Dopo il fantastico quarto posto di Timo Glock a Singapore, la Panasonic Toyota Racing punta ad ottenere un'altra grande prestazione e un buon risultato che la aiuti nella febbrile lotta per il quarto posto in classifica costruttori.
Jarno Trulli (vettura 11)
"Già la scorsa stagione sono rimasto favorevolmente impressionato dall'impianto, quindi sono contento di correre al Fuji Speedway e per quanto mi riguarda spero che questo week-end sia molto più fortunato di quello a Singapore; devo dimenticare quello che è successo là, dato che sarei arrivato tra i primi sei se non fosse stato per il problema idraulico, che tra l'altro non si era mai presentato prima. Purtroppo è stata una vera disdetta, perché adesso siamo a cinque punti dal quarto posto in classifica costruttori. Comunque sono ottimista per il Gran Premio del Giappone che è molto importante sia per noi a livello di team che per nostri i tifosi giapponesi, ovviamente. Per me e per la squadra è impossibile spingere più di quanto abbiamo fatto finora in questa stagione; abbiamo dato il massimo, ma sono sicuro che i nostri tifosi ci sosterranno calorosamente come sempre e io farò di tutto per ottenere un buonissimo risultato."
Timo Glock (vettura 12)
"La gara di Singapore per me è stata molto positiva, ma purtroppo i cinque punti che ho guadagnato non sono bastati per mantenere la posizione in classifica costruttori, quindi adesso vogliamo subito contrattaccare, approfittando del Gran Premio del Giappone per portare a casa un bel bottino. Questa sarà la mia prima volta al Fuji Speedway e la sto aspettando con ansia, soprattutto perché sono un pilota della Toyota e sono sicuro che molto del tifo sarà per noi. Dato che su questa pista non ho mai guidato, è difficile azzardare una previsione, ma in questa stagione siamo stati competitivi nella maggior parte delle gare e siamo molto motivati a dimostrare di esserlo ancora. A Singapore la pista era un po' troppo sconnessa per la nostra vettura, quindi non abbiamo potuto dimostrare il nostro vero potenziale; non credo che al Fuji Speedway avremo questo tipo di problema, ma da quello che ho sentito potrebbero essere le condizioni meteorologiche a mettere i bastoni tra le ruote. Comunque a me piace guidare sul bagnato, credo che questo sia uno dei miei punti di forza, quindi non sono preoccupato per il tempo!"
Pascal Vasselon – Direttore generale telai
"Per la nostra scuderia il Gran Premio del Giappone è un appuntamento speciale e ci teniamo molto a correre una buona gara. Il Fuji Speedway è caratterizzato da curve di ogni tipo, lente, medie e veloci, nonché da un rettilineo molto lungo, quindi per quanto riguarda l'assetto della vettura considerare tutti questi fattori è una vera sfida; comunque in termini generali si tratta di una pista che richiede un livello medio di deportanza e di conseguenza l'utilizzo della nostra configurazione aerodinamica di base. Nel corso della stagione abbiamo speso notevoli energie per sviluppare il nostro pacchetto base; in vista di questa gara abbiamo preparato alcuni aggiornamenti per quello che chiamiamo il nostro pacchetto Fuji, ma in effetti alcuni elementi sono già montati sulla vettura e le soluzioni più recenti sono valide per tutti gli ultimi tre Gran Premi della stagione, e questo ci dovrebbe aiutare. Inoltre il circuito presenta un grado di aderenza medio, che non sollecita particolarmente pneumatici o freni. Un'altra cosa che abbiamo imparato l'anno scorso è che le condizioni meteo possono essere pessime! A Monza però abbiamo constatato di avere un buon passo gara sul bagnato, quindi non siamo preoccupati."
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