Sono arrivato troppo in sottosterzo, e la vettura se ne è andata per conto suo. Nei giorni precedenti ero finito sull'erba senza problemi, ma questa volta la vettura ha urtato il cordolo e ha preso letteralmente il volo. Peccato, perché i piloti in gara erano pochi e avrei potuto guadagnare punti al mio debutto in Toyota. (continua...) Come ti senti dopo l'incidente?
Sto bene. La mano mi faceva un po' male perché ho sbattuto violentemente contro il volante atterrando, ma non ha lesioni gravi; sono sicuro che non ci saranno problemi.
Com'era andato il week-end fino a quel momento?
Abbastanza bene. Avevamo qualificato entrambe le vetture tra le prime dieci, quindi un risultato importante, ma nelle prove libere di sabato la mia vettura aveva avuto un problema e abbiamo dovuto sostituire il cambio. Con le nuove regole, sono retrocesso di cinque posizioni in griglia, e a causa dell'altra penalizzazione sono finito in 19a posizione. Ma non sono convinto di quella decisione. Abbiamo programmato la strategia di gara in base alla mia posizione nello schieramento, e partire con molto carburante ha complicato fasi iniziali, senza dimenticare che mi sono toccato con due vetture alla prima curva... tutti fattori che non mi hanno certo favorito! Dopo però la mia gara è stata costante e sembrava proprio che potessi arrivare in zona punti.
Come è stato il ritorno nel frenetico mondo dei Gran Premi?
Interessante; ho scoperto che è molto diverso da quello che avevo conosciuto nel 2004. Il sistema delle qualifiche sembra abbastanza strano quando sei seduto ad aspettare nella tua monoposto ai box e hai meno di tre minuti per partire. È tutto calcolato sull'ultimo momento, e a volte può non sembrare logico, ma nel complesso mi è piaciuto molto. In Q2 ero vicino a Jarno, ma all'inizio abbiamo avuto qualche difficoltà e non siamo riusciti a gestire i pneumatici alla perfezione, quindi nel primo settore sono rimasto indietro rispetto a lui. In generale è stato un buon avvio... tutti i meccanici erano abbastanza soddisfatti, come me d'altronde!
Hai mai pensato di non riuscire a tornare in Formula 1?
Non ho mai smesso di sognare la Formula 1. Ci pensavo sempre, anche nei momenti difficili. L'esperienza nel Champ Car è stata davvero preziosa, e ho imparato molto combattendo contro tipi come Paul Tracy. Il GP2 è stato ancora più istruttivo, con avversari davvero forti. Adesso voglio fare esperienza in Formula 1. Jarno è già un maestro, sa bene cosa fare e come vincere. Ha più esperienza, e nelle primissime gare potrei non riuscire a stargli vicino, ma cercherò di migliorare sempre più nel corso della stagione.
Come è stato il primo week-end di gara con la Panasonic Toyota Racing?
Molto bello. È incredibile vedere i progressi che abbiamo fatto dai primi test, e il futuro promette bene. È un team di veri professionisti e tutti hanno un unico obiettivo: essere ai vertici della classifica.
È stato l'assetto, diverso da quello di Jarno, a causare i problemi di riscaldamento dei pneumatici?
No, penso che dipenda più dallo stile di guida. Jarno ha uno stile molto diverso. Per me a volte è difficile trovare il giusto bilanciamento per ottenere il massimo da vettura e pneumatici Il suo stile aggressivo alla ricerca di risultati riscalda più velocemente i pneumatici. Io guido diversamente... cercherò di adeguarmi, ma la vettura verrà preparata tenendo conto anche del mio personale stile di guida.
A Melbourne hai dovuto sopportare il caldo e il cambio di fuso orario. Hai avuto problemi?
No, non nella settimana di gara, ma alcuni giorni prima a Tokyo è stata dura, perché subito dopo il mio arrivo abbiamo lavorato tutto il giorno. Il caldo può essere un problema per noi piloti, ma ci alleniamo moltissimo per presentarci a prove e GP in ottima forma fisica. Ovviamente in una gara lunga questo fattore può giocare un ruolo fondamentale, e penso che Melbourne sia stato un buon banco di prova per la Malesia, dove il clima è veramente caldo e umido.
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