L’obiettivo della scuderia svizzera è di presentare una C23 ritoccata a livello aerodinamico ad ogni gara. Sarà così per il prossimo Gran Premio di Spa-Francorchamps, nonostante l’aerodinamica della monoposto sarà abbastanza simile a quella vista in occasione della gara di Montreal.

"Il circuito di Spa offre una gamma piuttosto vasta di curve, ma lo si può considerare come una pista veloce. E’ ciò che rende la pista interessante e rappresenta una bella sfida, non solo per i piloti, ma anche per gli ingegneri. Da una parte c’è la curva a gomito della Source, subito dopo il via, si affronta a 60 km/h. Dall’altra ci sono curve come Blanchimont che si percorrono a più di 300 km/h. Tra queste curve c’è anche l’Eau Rouge che è un punto molto esigente per il pilota. Su questa pista la vettura deve essere sempre ben equilibrata. Il problema a l’Eau Rouge non è che alcuni piloti cercheranno di affrontarlo a fondo, ma che la vettura tocchi poco prima di arrivare al... spettacolare Raidillon. Malgrado le differenze tra le velocità massime e minime del tracciato, la velocità media dovrebbe essere di 230 km/h in qualifica e le macchine dovrebbero toccare i 350 km/h in alcuni punti. Utilizzeremo una configurazione aerodinamica media che sarà una variante di quella usata a Montreal, ma ci aggiungeremo vari sviluppi apparsi da allora. Bisognerà tenere conto anche del meteo delle Ardenne e che può sconvolgere i nostri calcoli," ha spiegato Willy Rampf, direttore tecnico.

"Il circuito di Spa è senz’altro uno dei miei preferiti e credo che il mio stile di guida convenga bene a questa pista. Amo la varietà. A Spa ci sono molti tipi di curve e quella che mi piace di più è l’Eau Rouge che è molto difficile da affrontare a fondo. In qualifica ci si può riuscire, ma non sempre, quest’anno dipenderà soprattutto dalla quantità di benzina imbarcata. Nel 1997 arrivai secondo qui, anno in cui scoprii la pista. Nel 2001 arrivai terzo con la Renault. Penso che su questo circuito un pilota dotato di talento possa fare la differenza," ha detto Giancarlo Fisichella.

"Avevo già corso qui nel 2002 e avevo trovato questo circuito fantastico. Sono molto contento di tornarci. Dal 2002 è cambiato un po’ ma le curve veloci sono sempre le stesse. Non si utilizza molto appoggio sulla vettura, è come se si ballasse. E’ quando si arriva su questa pista che ci si rende conto di essere un pilota da corsa. Non ho mai girato su un circuito migliore di questo. Nel 2002 ero settimo quando ebbi dei problemi col motore, tuttavia è stata comunque una delle mie migliori corse. Credo che qui possiamo essere forti. La Sauber C23 ha una buona velocità di punta e alcune caratteristiche di Silverstone si ritrovano a Spa, a Silverstone è andata bene per noi. La curva dell’Eau Rouge è la più bella al mondo, nel 2002 non riuscimmo a prenderla a fondo," ha concluso Felipe Massa.

Fonte F1Live.com