
L’intervento ha interessato la spalla, l’omero e il gomito di Robert. Queste le parole del Dott. Francesco Lanza: “Abbiamo concluso il secondo intervento chirurgico sull’omero che era già stato compromesso in un precedente incidente. Abbiamo sistemato degli innesti ossei e sistemato una lunga placca. Abbiamo effettuato un intervento sulla parte anteriore dell’omero, ma dovremmo ancora intervenire sulla parte posteriore”.
L’intervento è riuscito, e Robert è stato portato nel reparto di rianimazione, dove resterà per due giorni. Il Dott. Rossello, primario di chirurgia e protagonista dell’intervento alla mano destra del pilota, ha avuto modo di visitare l’arto in giornata, definendo buone le condizioni dello stesso: “Anche dopo questo secondo intervento la mano di Robert non ha subito traumi, ma anzi ha superato bene anche questa fase. La mano è vascolarizzata e non è gonfia”.
Tra qualche settimana, quindi, avremo un quadro più chiaro delle condizioni del pilota. Ricordiamo, non per essere pessimisti ma realisti, che Robert ha subìto traumi gravissimi, e che solo domenica pomeriggio (5 giorni fa) si temeva prima per la sua vita e poi per la possibilità di perdere la mano destra. Manca ancora un intervento, e solo dopo si capirà quali sono le condizioni reali.
E’ indubbio il fatto che questa settimana sia stata totalmente positiva. Giorno per giorno abbiamo ricevuto notizie incoraggianti, soprattutto per quanto riguarda la mano, ovvero la lesione più grave. Qui vanno i complimenti all’equipe capitanata dal Dott. Rossello, in grado praticamente di riconnettere l’arto all’avambraccio e di permettere a Robert, ora dopo ora, di progredire con i movimenti fino a recuperare la sensibilità e muovere tutte e cinque le dita. Sicuramente questa è stata la notizia più importante.
Le condizioni, come sappiamo, sono migliorate anche in senso generale fino a consigliare lo staff dell’Ospedale Santa Corona di procedere, oggi, con un’operazione fiume per risanare tutte le fratture rimaste in sospeso. Dal punto di vista chirurgico, quindi, manca ancora un piccolo intervento per definire concluso l’iter.
Successivamente, si capirà se ci saranno margini, oltre che per tornare ad avere una vita normale, per tornare a fare il pilota. Teniamo presente che ci vorranno mesi di riabilitazione. Dovranno guarire piede, avambraccio, gomito e spalla, ma soprattutto la mano. E, come abbiamo visto, ultimamente in Formula 1 le mani contano quasi più dei piedi. Pertanto sarà necessario che questa guarisca completamente e permetta un movimento completo a Robert.
E’ proprio Robert, però, a lanciare ventate di ottimismo. Le prime parole rilasciate alla stampa lasciano intendere che l’incidente non l’abbia impaurito ma, come succede per i grandi campioni, gli abbia consegnato nuova forza e nuovi stimoli. Già nel 2007, dopo il tremendo botto in Canada, Robert dice di esserne uscito migliore. Così come pensa di poterne uscire ora. Con ancora più volontà di far bene e di stupire tutti.
Certo, se il primo a sentirsi bene e sentire la voglia di tornare più forte di prima è proprio lui, l’ottimismo cresce. Ma è ancora decisamente troppo presto per parlare.
Ovviamente, noi tutti speriamo che le sensazioni di Robert siano veritiere e di poterlo rivedere al suo posto sulle griglie dei Gran Premi. Solo il tempo ci dirà se tutto questo si avvererà. Certamente sarebbe il lieto fine di una storia lunga mesi.
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