
Il quadro clinico di Robert sta migliorando sensibilmente, Kubica verrà operato altre due volte per ridurre le fratture a gamba e gomito, ma si parla di una degenza in ospedale che dovrebbe durare ancora parecchie settimane. A questo si aggiunge l’incognita sul completo recupero delle funzionalità della mano destra, e un periodo di riabilitazione lungo e impegnativo.
Daniele Morelli, il manager di Kubica, è stato uno dei primi a poter parlare con il ventiseienne polacco, quando ancora Robert era sotto sedativi in modo da poter valutare le sue condizioni neurologiche. Adesso Kubica è perfettamente cosciente e si appresta ad affrontare il percorso di recupero. “Ho parlato con Robert dell’incidente e della gravità delle fratture ed è rimasto scioccato”, ha dichiarato Morelli al “O Estado de S.Paulo”, “si è reso conto che starà fuori dalla Formula 1 per un lungo periodo e questo lo ha depresso molto, voleva addirittura essere presente ai prossimi test di Jerez.”
La nuova Lotus Renault R31 veniva accreditata da molti addetti ai lavori come una delle candidate più serie per il titolo 2011: “Peccato, perché questa volta”, Morelli continua, “era la prima occasione in cui una macchina era stata costruita pensando a Robert come pilota.” Per Daniele Morelli rimane comunque il sollievo per una situazione che poteva avere conseguenze ben più tragiche: “Ci sentiamo ovviamente enormemente sollevati ora, perchè nelle prima 12 ore dopo l’incidente la questione era fondamentalmente se Robert fosse sopravvissuto o no.”
Il manager di Kubica dice anche la sua sulla necessità di mischiare la già impegnativa attività di pilota di Formula 1 con quella di pilota da rally e cerca di sdrammatizzare la situazione tirando in ballo anche la cabala: “Robert ama i rally e ne aveva già corsi 12 senza incontrare nessun problema, sembra che ne abbia avuti con il tredicesimo.”
Tra gli aspetti reali che adesso Robert Kubica dovrà affrontare c’è sicuramente anche quello relativo ai 6 milioni di euro di ingaggio relativi alla stagione 2011: “Ogni pilota ha un’assicurazione”, rivela Morelli, “ma questo aspetto è sicuramente l’ultima delle nostre preoccupazioni, la cosa più importante è che Robert possa di nuovo infilarsi in un abitacolo di una Formula 1 il prima possibile”.
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