Anche il fatto che si sia svegliato di buon umore è un’ulteriore buona notizia per il suo recupero, stando ai medici. Robert Kubica, questa mattina, è apparso cosciente e vigile e ha trovato addirittura il tempo di scherzare con i medici e il personale dell’ospedale Santa Corona, così come con Eric Boullier, team principal della Lotus Renault GP, e con il suo compagno di squadra Vitaly Petrov, giunti a fargli visita. (continua...)
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Kubica resterà ricoverato in Liguria
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Anche il fatto che si sia svegliato di buon umore è un’ulteriore buona notizia per il suo recupero, stando ai medici. Robert Kubica, questa mattina, è apparso cosciente e vigile e ha trovato addirittura il tempo di scherzare con i medici e il personale dell’ospedale Santa Corona, così come con Eric Boullier, team principal della Lotus Renault GP, e con il suo compagno di squadra Vitaly Petrov, giunti a fargli visita. (continua...)
Agli infermieri ha chiesto anche di poter avere un’immagine di papa Giovanni Paolo II, polacco come lui, a cui è molto devoto: scampato ai precedenti due incidenti (uno in macchina con un amico, nel quale già rischiò l’amputazione del braccio, il secondo in Formula 1, nel GP del Canada 2007), attribuì proprio all’indimenticato pontefice il miracolo di uscirne illeso.
Anche dal punto di vista clinico, la nottata è stata tranquilla. “Kubica è un paziente forte, che sta reagendo molto bene ai traumi subiti e all’operazione. Le sue condizioni sono in lieve miglioramento,” hanno commentato i medici. L’attenzione è ora concentrata sulle possibili complicazioni circolatorie e muscolari, da cui dipenderanno le successive operazioni, per curare le fratture alla gamba, alla spalla, al gomito, al piede e all’omero.
La decisione dello staff di Kubica e della Lotus Renault è stata quella di continuare ad affidarsi ai medici dell’ospedale ligure, con comprensibile orgoglio da parte del direttore del reparto di rianimazione, dottor Barabino. “Siamo ovviamente felici di questa scelta. Siamo soddisfatti del nostro lavoro e di questo riconoscimento. L’evoluzione clinica di Robert è ottima: è in grado di bere, e di compiere piccoli movimenti della mano. Per il resto, è difficile fare previsioni.” prosegue il medico. “Un recupero parziale sarà possibile entro qualche mese: resta da valutare se si giungerà ad una piena funzionalità di braccio e mano. Per arrivare ad un obiettivo simile, ci vorrebbe comunque un anno.”
“Quel che è certo è che è raro trovare un paziente così forte,”