
“Il 2011 potrà essere l’anno buono per raggiungere i nostri obiettivi, cioè continuare ad avanzare nelle posizioni in griglia, e fare meglio della scorsa stagione, sia nel mondiale piloti che in quello costruttori. Sentiamo di essere preparati al meglio per le sfide che abbiamo davanti”, ha detto Lopez, che ha dato il benvenuto al Gruppo Lotus, “un nuovo ambizioso sponsor che sarà con noi per lungo tempo”.
Concordando con le parole di Lopez, Boullier rende omaggio all’enorme lavoro svolto ad Enstone: “Tutto è stato fatto per ottenere un grande miglioramento; rispetto alla R30, questa macchina è composta da circa il 92% di parti nuove. Ma abbiamo lavorato non solo sulla vettura: anche in fabbrica abbiamo ottimizzato le risorse, per essere più competitivi sia in pista che fuori”.
Al direttore tecnico James Allison spetta poi l’onore, e l’onere, di spiegare cosa è come è nata la R31: “Questa macchina è stata concepita sulla base di due parole molto in voga nella Formula 1 del momento: aggressività e innovazione. Il risultato è una vettura basata su un progetto ambizioso, considerevolmente differente non solo da quella dell’anno scorso, ma da qualsiasi altra monoposto che questo team abbia mai prodotto”.
Talmente innovativa da far circolare già le prime voci di corridoio: secondo alcuni pare infatti che le uscite degli scarichi non si trovino in posizione classica, al retrotreno, ma addirittura nella parte anteriore della monoposto; in questo modo, soffiando su un particolare diffusore montato sull’avantreno, i flussi degli scarichi genererebbero un carico aerodinamico aggiuntivo. Un’ipotesi che se si rivelasse vera e, soprattutto, funzionante, potrebbe cambiare di parecchio gli equilibri di forze fra i team, considerando che riadattare le monoposto verso questa soluzione sarebbe difficile, se non addirittura impossibile.
In attesa di conferme o smentite, di vero c’è sicuramente l’entusiasmo di Robert Kubica e Vitaly Petrov per la stagione in arrivo. Il pilota polacco, protagonista di un 2010 brillante, considerato che la R30 non era certo allo stesso livello dei team di vertice, non sta nella pelle: “Dopo questa lunga sosta invernale, non vedo l’ora di saltare di nuovo in macchina”, ha detto Robert, che non si sbilancia sulle previsioni per il 2011: “Al momento è difficile sapere quanto sarà competitivo il nostro pacchetto, ma gli ingegneri hanno optato per soluzioni innovative, e ciò è positivo”.
Per Kubica, alla seconda stagione in Renault, sarà più facile “ottenere il massimo dalla macchina, perché rispetto all’anno scorso, quando non conoscevo le persone con cui lavoravo, abbiamo più fatto esperienza assieme, quindi so più o meno cosa aspettarmi”. Il nuovo regolamento ha portato la novità dell’ala posteriore regolabile dal pilota, potrà essere una complicazione in più durante la guida? “Di sicuro creerà l’opportunità per un maggior numero di sorpassi, che è sicuramente un bene per la Formula 1, però non deve dare troppo vantaggio alla macchina che sta dietro; vedere un sorpasso a ogni giro solo perché l’ala posteriore dà troppo vantaggio, non sarebbe così eccitante”.
Per motivi diversi anche Vitaly Petrov attende speranzoso il ritorno delle gare: “Sono eccitato nell’iniziare la mia seconda stagione in Formula 1; non vedo l’ora di provare questa splendida macchina domani. Ho un anno di esperienza alle spalle, mi sento più sicuro. So cosa posso cambiare e dove posso migliorare: sono determinato a fare bene e lavorare sodo per questa squadra”. Se non altro per dimostrare che non è solo per via dei munifici sponsor russi che ha potuto conservare il volante della Renault, dopo i disastri dell’anno passato.
Alla presentazione della R31 erano presenti anche le due terze guide, Romain Grosjean e la novità Bruno Senna, oltre ai piloti che fanno parte del Renault Young Driver Programme: Fairuz Fauzy, Ho-Pin Tung e Jan Charouz.
Per Grosjean è un po’ come un ritorno a casa. È stato infatti il terzo pilota della Renault dall’inizio del 2008 all’estate del 2009, prima di essere promosso a titolare per sostituire Nelson Piquet Jr e restare poi senza sedile a fine stagione. “Sono contento perché penso che questa sia la miglior occasione che mi potesse capitare per provare a riguadagnarmi un posto in Formula 1 nel 2012″, ha affermato.
Discorso diverso per Bruno Senna. Il brasiliano, dopo il titolo nella GP2, ha debuttato in F1 nel 2010, al volante della nuova scuderia HRT. I risultati però non sono stati incoraggianti, considerando anche il gap tecnico e la mancanza di mezzi. E adesso cerca il riscatto per onorare quella pesante eredità. “La squadra ha dimostrato di avere grande fiducia in me dandomi questa opportunità, quindi sono molto contento”, ha dichiarato il pilota di San Paolo. “Sono molto eccitato e spero di riuscire a migliorarmi nel corso di questa stagione”.
Il team di Enstone però non si ferma. E annuncia la creazione di un programma per far crescere giovani talenti in F1. Le nuove leve potranno cimentarsi con una vecchia R29. Per adesso sono tre le riserve entrate a far parte della LRGP Academy: Fairuz Fauzy, malese, classe ’82, Jan Charouz, 23 anni della Repubblica Ceca, e Ho-Pin Tung, 28enne cinese (questi ultimi due, come Grosjean, gestiti dalla Gravity Sport Management di proprietà della Genii Capital, azionista di maggioranza del team). Davanti a loro si aprono le porte del circus. “È una grande opportunità per noi essere in un top team”, dicono in coro. Sognando magari di correre le libere del venerdì.