renault_93L’inizio del disimpegno della Renault dalla Formula 1 sembra ormai cosa fatta. Nell’ennesimo meeting, svoltosi ieri, i dirigenti del costruttore francese avrebbero infatti preso la decisione definitiva di vendere la maggioranza del pacchetto azionario della scuderia, limitandosi nel 2010 a mantenere il proprio nome e una quota di minoranza del team. A riportarlo sono oggi diverse fonti in tutta Europa, tra le quali la francese “Auto Hebdo” e gli inglesi “Guardian”, “Times” e “Daily Telegraph”. La comunicazione ai dipendenti dovrebbe arrivare già oggi, ma l’annuncio ufficiale non è atteso prima di qualche settimana. (continua...)

La favorita per l’acquisizione, che dovrebbe riguardare una percentuale fino al 75% della squadra di Enstone, rimane la Mangrove Capital Partner di Gerard Lopez, che in questa settimana, in occasione del suo intervento al Motor Sport Business Forum di Montecarlo, ha ammesso per la prima volta l’interesse in questa operazione. “Se faremo il contratto con la Renault,” ha aggiunto, “rimarremmo comunque un team legato ad un costruttore. E’ tutta un’altra cosa rispetto a partire da zero, ma il nostro business sarebbe comunque gestito in modo diverso da come è stato gestito finora.” Sceso dal palco, Lopez non è stato disponibile a rilasciare altri commenti sulla trattativa in corso.

In compenso, l’imprenditore, già coinvolto nella nascita del progetto Skype, ha spiegato con dovizia di particolari la sua visione innovativa sul rapporto che la Formula 1 dovrebbe avere con i nuovi media: “I contratti attuali sono basati sul modo in cui la gente guardava la televisione 20 anni fa. Siamo molto interessati a sviluppare il concetto di ‘Freemium’, ossia ‘free’ (gratis, ndr) e ‘premium’. Si offre un contenuto gratuito via Internet, che si rivolga al maggior numero di persone, e poi li si invoglia ad acquistare contenuti extra.”

Lopez non sarebbe comunque l’unico a bussare alla porta della Renault per acquisire il controllo del team. Secondo quello che ha rivelato questa settimana Bernie Ecclestone, i candidati sarebbero ben quattro, uno dei quali resta la Prodrive di David Richards. “Le voci sono tante, ma non intendiamo commentare quest’ultima,” ha risposto un portavoce dell’azienda ai microfoni dell’agenzia francese AFP.

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