"Credo che possiamo essere ottimisti. Le cose sono migliorate di recente, l’equilibrio della vettura è migliore, come anche il livello di grip generale. Le fabbriche stanno girando a pieno regime e s’impegnano a fondo da alcune settimane, svolgono un lavoro formidabile. Finirà per pagare," ha aggiunto Fisico.
Dopo il difficile fine settimana di Monaco, nel quale è stato inghiottito dal traffico, Heikki Kovalainen è atteso da u,’altra sfida non semplice : il circuito di Montreal che non conosce ancora.
"In generale, quando preparo una gara su una pista che non conosco cerco di osservare le immagini degli anni precedenti per visualizzare il circuito dall’abitacolo, notare la traiettoria ideale, i punti di frenata, i cordoli sui quali è possibile salire… Il giovedì, tradizionalmente, faccio un giro del tracciato coi miei ingegneri ed aiutati dai dati degli anni precedenti, effettuiamo un ultimo rilevamento, si parla di ogni curva. Il venerdì iniziano le cose serie e posso vedere se i miei preparativi si riveleranno fruttuosi," ha sottolineato Kovalainen.
"Si tratta di trovare il buon compromesso tra una buona velocità di punta, cosa che implica un pacchetto aerodinamico affidabile, ed una vettura stabile nelle chicane ed in frenata, e questo richiede degli appoggi più importanti. Ci sono alcune chicane abbastanza veloci, in terza o quarta, abbiamo lavorato su questo punto al Paul Ricard nel mese di maggio perché questo circuito possiede curve dello stesso tipo, permettendoci di valutare il comportamento del mezzo in queste condizioni," ha aggiunto il giovane finlandese.
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