PARIGI, 5 maggio 2005 - Due gare di squalifica, quella in arrivo nel fine settimana in Spagna e quella di Monaco, l'esclusione dal GP di San Marino del 24 aprile scorso (che Jenson Button aveva chiuso terzo e il suo compagno Takuma Sato quinto) e 6 mesi di stop, congelati da una condizionale che durerà un anno. E' la sentenza della Corte d'appello internazionale riunita a Parigi per giudicare sull'appello riguardante la corsa di Imola presentato dalla Fia.

La giuria - presieduta dallo spagnolo Xavier Conesa e composta anche (...continua) dall'austriaco Erich Sedelmayer, dal canadese Pierre Tourigny e dal greco Vassilis Koussis - ha ribaltato la decisione dei commissari Fia al GP di San Marino, che avevano ritenuto sufficienti le spiegazioni del team, trovata in regola con il peso minimo al termine della gara ma più leggera dei 600 kg una volta ripesata dopo aver tolto la benzina. La Fia aveva presentato ricorso nell'ipotesi che la Bar-Honda avesse usato la benzina come zavorra.

Il sospetto era che la squadra, approfittando di un regolamento in verità molto generico, avesse utilizzato il "polmone" che dà pressione alla distribuzione del carburante come serbatoio supplementare, in cui inserire nell'ultimo pit-stop benzina in più, in modo da risultare in regola con il peso minimo. La Bar ha ribattuto citando dati propri e quelli scoperti dai commissari per dimostrare che, durante tutto il GP di San Marino, era rimasta sopra il peso minimo, dunque di non aver fatto alcuna furbata. Interpretazione accolta in primo grado, ribaltata in secondo. La corte scrive che - dopo avere svuotato di 160 grammi di benzina la vettura - ne restavano 8,92 kg in uno speciale compartimento interno al serbatoio e altri 2,46 sul fondo del serbatoio stesso. E questo, precisano i giudici, dopo che il team aveva risposto "tutto qua" alla domanda se lo svuotamento totale fosse stato compiuto.

In pratica la Bar, secondo la Corte, avrebbe commesso la frode nelle procedure di svuotamento. E, non avendo usufruito del suo diritto di richiedere un chiarimento delle norme, dimostra per i giudici almeno una "altamente riprovevole negligenza e mancanza di trasparenza". La sospensione per due gare più l'ovvia cancellazione dall'ordine d'arrivo di Imola è tuttavia molto meno grave della richiesta fatta dalla Fia, rappresentata in appello tra gli altri dal capo del dipartimento tecnico Charlie Whiting, che aveva chiesto l'esclusione della scuderia dal Mondiale con effetto immediato.

L'esclusione di Button dal San Marino ha comportato ovviamente la modifica della classifica. Alle spalle di Alonso e Schumi, terzo è diventato Alex Wurz con la McLaren, seguito da Jacques Villeneuve (Sauber), Jarno Trulli (Toyota), le Williams di Nick Heidfeld e Mark Webber e la Red Bull del nostro Vitantonio Liuzzi, che così va a punti nella sua gara d'esordio in F.1. (fonte gazzetta.it)