Ogni pilota e ogni team di F1 conoscono molto bene il Circuit de Catalunya, in quanto è un tracciato molto spesso utilizzato per i test sia nei mesi invernali, sia lungo tutta la stagione," inizia subito Rubens. "Il test che si svolge prima del Gran premio di Spagna fa sì che siamo molto ben preparati per il weekend di gara e che disponiamo di moltissimi dati sull’assetto e sulle gomme." (continua...) Tuttavia, il Circuit de Catalunya presenta tali difficoltà tecniche che una monoposto poco competitiva non riuscirebbe e dissimulare le sue lacune, mentre una buona vedrebbe esaltate le sue caratteristiche. È una pista che impone di curare alla perfezione ogni particolare dell’assetto per potere essere veloci.

E come Rubens sottolinea, "si aggiungono anche le variabili del clima, del vento e dei conseguenti livelli di grip, quindi occorre sempre lavorare molto sulla macchina durante le libere per ottenere il massimo livello prestazionale."

I team effettuano numerosi test a Barcellona perché è un tracciato completo dal punto di vista tecnico. Il lungo rettilineo dei box richiede una buona efficienza aerodinamica, poi vi sono alcune curve lente molto impegnative, con camber negativo e altre con camber positivo, nonché un paio di curvoni veloci. Se una macchina è veloce su questa pista, dovrebbe essere competitiva sulla maggiore parte di tracciati del calendario di F1. Ma qual è il segreto di un giro davvero veloce sul Circuit de Catalunya?

"Disporre di una macchina dal buon carico aerodinamico," afferma Jenson. "Occorre avere fiducia nel proprio mezzo quando si affrontano i curvoni veloci. I sorpassi possono rivelarsi davvero difficili e il punto migliore è alla staccata della prima curva dopo la partenza. Lì si può provare a infilare un avversario quando l’andamento della gara si è stabilizzato, ma è molto difficile. Inoltre, la chicane può essere molto insidiosa in quanto è estremamente scivolosa e quindi molto lenta. Un piccolo errore in quel punto può costarti molto tempo."

Il circuito ha subito numerose modifiche negli ultimi anni. Nel tratto finale della pista, è stata costruita una chicane per rallentare le macchine nell’ultima curva e nel 2006 è stato rifatto il manto d’asfalto. Dopo la notevole perdita iniziale di grip, il nuovo asfalto si è gommato tanto da essere più veloce del vecchio manto. Tuttavia, lungo i rettilinei crea un effetto ondulazione medio-alto, che può sembrare un po’ strano per i piloti e che fornisce dati interessanti.
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