
Non nasconde la propria delusione l’anglo-caraibico, cosciente tuttavia di aver fatto il massimo, “Sapevo che l’unica occasione per me di recuperare qualche posizione era la partenza, così ho cercato di fare tutto il possibile. Purtroppo però, le macchine che mi precedevano erano troppo veloci e così sono riuscito a superare solo due vetture. E’ stata una gara molto difficile, ma dobbiamo tenere duro, lavorare sodo come abbiamo sempre fatto e rimetterci in pari con Ferrari e Red Bull. Abbiamo bisogno di tornare indietro, di capire dove migliorare e farlo rapidamente.”
Punta il dito contro la carenza di carico aerodinamico all’anteriore invece Jenson Button, “A parte quell’uscita alla curva 1 che mi è costata un po’ di tempo, in generale devo dire che la mia partenza è stata abbastanza buona. Ho perso tre posizioni ma per fortuna sono riuscito subito a recuperare e dopo la mia prima sosta sono riuscito anche ad avvicinarmi a Hamilton, portandomi a soli due secondi. Riuscivo a girare sugli stessi tempi del mio compagno di squadra ma non potevo andare più veloce perché nel momento in cui spingevo un po’ più in fondo il pedale dell’accelleratore la macchina iniziava a perdere aderenza all’anteriore. Abbiamo fatto il massimo, ma la macchina oggi era troppo lenta” ha dichiarato il britannico.
Nonostante la decorosa prestazione ottenuta oggi dal team anglo-tedesco, Hamilton e Button conservano comunque la leadership nella classifica piloti, con il più giovane davanti al campione del mondo in carica per quattordici lunghezze. Leadership che la McLaren mantiene anche nel mondiale costruttori, davanti a Red Bull e Ferrari, staccate di ventotto e novantadue punti.