
Ma stavamo parlando di Vettel. Per il ventenne di Heppenheim, che nell’ultimo Mondiale ha affiancato il nostro Vitantonio Liuzzi dopo l’allontanamento di Scott Speed, era gia' pronto un assegno milionario a due cifre per coprire le spese di rescissione del contratto, che copriva tutta l’annata sportiva alle porte. Norbert Haug, capo della divisione Motorsport di Mercedes, sembrava credere fortemente nel connazionale. Ma non aveva fatto i conti con Dietrich Mateschitz, il ricco uomo d’affari austriaco proprietario del team "energetico" (la Red Bull, azienda fondata dallo stesso), nonché della squadra-satellite, con cui Sebastian appunto gareggiava. Da lui, che ha sostenuto (soprattutto economicamente) Vettel sin dalla piu' tenera eta', e' partito un deciso "no".
Il diretto interessato non sembra, tuttavia, nutrire particolari rimpianti, come si legge su Auto Motor und Sport: "Sono ancora giovane," dichiara. "Nessuno ha tanta fiducia nei propri mezzi quanta ne ho io".
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