Gli ultimi comunicati dalla Ferrari, che ribadivano come la squadra fosse unita e compatta in questo finale di campionato, hanno fatto nascere un po’ di sospetti. Perché sottolinearlo? Pare che la tensione agonistica si sia mescolata con ulteriore nervosismo, generando un piccolo caso interno tra Fernando Alonso, ancora poco soddisfatto del potenziale di questa F2012, e il reparto tecnico. Un “virus fatale” per le ambizioni della rossa contro un avversario solido come la Red Bull. (continua...)
Secondo “La Stampa”, Alonso sarebbe andato su tutte le furie, dopo che il responsabile tecnico Pat Fry ha criticato il quinto posto e le sue prestazioni durante le qualifiche del GP d’India. Fry ha ammesso lapidario: “Il risultato rispecchia il nostro attuale potenziale”, prima della brillante prestazione domenicale dello spagnolo. “Ma per essere presenti dove volevamo e dove possiamo, bisogna essere perfetti e oggi non lo siamo stati”.
Una stoccata mal digerita dallo spagnolo, che forse è servita da detonatore per stimolare la corsa furibonda dell’asturiano a caccia di Mark Webber e Sebastian Vettel, sino al secondo posto sul Buddh International Circuit. Inoltre, questo potrebbe aver portato lo spagnolo a parlare di sfida personale con Newey, snobbando per un attimo Sebastian Vettel, e indirettamente riservando una critica ai tecnici di Maranello, chiamati in causa in questo confronto di menti. Non a caso Alonso rimarca da tempo che latitano vere novità tecniche sulla F2012 e gli aggiornamenti o “correzioni” presentate non consentono l’atteso salto di qualità.
Sempre “La Stampa” ha precisato che dopo la reazione dello spagnolo: “Stefano Domenicali ha cercato di calmarlo, ma la discussione è proseguita” e a lungo. Non contento, Alonso avrebbe anche scritto un messaggio da postare sul suo account “Twitter”, in cui sottolineava che la propria prestazione in qualifica era condizionata da evidenti limiti tecnici e non per poca motivazione. “Voglio che i miei 1.200.000 followers sappiano che i componenti aerodinamici chiave nella parte posteriore della Ferrari sono sempre gli stessi che c’erano erano a maggio”.
Un’altra stoccata al reparto tecnico, che ricorda tanto (ma in maniera meno marcata) quanto fatto da Lewis Hamilton questa estate postando la sua telemetria, che condizionò il rapporto già critico con la McLaren prima della separazione. Ma in questo caso il legame tra l’asturiano e la scuderia non è in discussione. Il quotidiano di Torino ha sottolineato poi che: “C’è voluto un sacco per convincere Alonso a non premere il pulsante di invio”.
L’indiscrezione ha spinto subito Domenicali a riprendere il controllo della situazione: “Voi (i media, ndr) siete bravi a creare storie che non esistono”, cercando di allontanare ipotesi di ogni tipo in un momento delicato della stagione. Poi ci ha pensato anche il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”, a giustificare e ammorbidire tutto questo nervosismo: “Alonso è giusto che spinga gli ingegneri”.
Restano ancora tre gare e lo sviluppo a Maranello continua incessante, consentendo anche a Massa di disporre delle novità sfornate per Alonso già da Abu Dhabi, dove sono previste ulteriori modifiche e novità tecniche che consentano di incrementare ancora di più il carico della F2012 e favorire la trazione, su una pista che ne richiede tanta. Nessun dubbio invece sullo spirito combattivo di Alonso, che con un altro detto da samurai ha assicurato: “In caso di rottura della spada, combattete con le mani. Se vi hanno tagliato le mani, spingete il nemico con le spalle, anche con i vostri denti”. Sebastian Vettel è avvisato.
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