ferrari_522Stefano Domenicali e Luca Cordero di Montezemolo sono sulla stessa lunghezza d’onda, non ci sono dubbi. Stesso approccio alla prima uscita a Madonna di Campiglio per il consueto Wrooom, stesso modo di affrontare la stampa, stessa determinazione di sempre anche con qualche cenno di ilarità, quando il presidente della Ferrari ha parlato di un fantomatico team principal cinese che potrebbe sostituire Domenicali se non si vincerà anche questo anno. Scherzi a parte, c’è un concetto che continua ad essere presente nei loro discorsi: la voglia di riscatto. (continua...)

 

Due scottature in due anni sono difficili da mandare giù, ed ecco che in Ferrari hanno deciso di cambiare radicalmente l’approccio tenuto sino al 2011, ma senza manifestare tensione: “Affrontare una stagione con l’ansia non serve a più di tanto ed è inutile avere questo tipo di atteggiamento” ha precisato infatti Domenicali. Squadra rinnovata, progetto rivoluzionato; come la nuova vettura che debutterà il 3 febbraio contrassegnata col numero di serie 663, e che nell’ambiente al momento è conosciuta col nome F12 (non ancora definitivo). Per dare qualche indicazione alla stampa, Domenicali si è limitato a dire che è: “Sicuramente diversa, perché rappresenta un taglio netto rispetto al passato in termini di filosofia del progetto; bruttina, perché le forme imposte dal regolamento tecnico non lasciano molto scampo, ma, ed è questo ciò che conta veramente, veloce, almeno lo spero!”. Parole che più che soffermarsi sulla bontà del progetto, si sono concentrate sulla sua funzione. “Ho chiesto ai nostri tecnici, sin dall’estate scorsa, di guardare ad ogni piega del regolamento per arrivare al limite ma finché non vedremo le altre vetture non sapremo se siamo arrivati ai confini estremi o meno” ha continuato il responsabile della scuderia di Maranello. “Poi, per capire realmente i reali rapporti di forza, dovremo attendere le qualifiche di Melbourne: i tempi dei test vanno sempre presi col beneficio d’inventario, ricordiamocelo sempre. A Jerez e nelle due sessioni in programma a Barcellona potremo avere delle sensazioni ma nulla di più”.

Intanto già è partita la caccia alla soluzione che rivoluzionerà anche questa stagione, come accaduto nel 2010 con l’f-duct della McLaren o con il diffusore soffiato targato Red Bull dell’ultima stagione. L’interesse della stampa si è subito soffermato su un sistema studiato dalla Lotus (ex Renault) che agirebbe sull’assetto in frenata. Domenicali in proposito ha subito chiarito: “Per quello che so, è più volta a dare stabilità quando il pilota frena. Comunque aspettiamo una parola definitiva dalla Fia sulla sua legalità, poi vedremo se dà davvero dei vantaggi”. Giudizio che è arrivato subito dalla Federazione e che rispetta in pieno il regolamento. In realtà, si tratta di un dispositivo meccanico che aiuta a mantenere un’altezza standard quando la vettura tende a piegarsi in fase di decelerazione, collegato direttamente alla sospensione. Quindi non è classificabile come mobile, ed è del tutto indipendente dal pilota, quindi regolare. Costringerà subito i rivali a inseguire o è una “bolla di sapone” come i famosi scarichi avanzati? È tutto da verificare.

Tornando alla Ferrari, anche Montezemolo non ha avuto dubbi quando gli è stata sottolineata l’espressione “bruttina” per la futura monoposto: “Domenicali ha detto che la macchina sarà bruttina? Io vorrei che fosse schifosa: lo dico provocatoriamente perché vorrei che fosse vincente, affidabile ma anche simpatica, nel senso che sappia vincere sorridendo!”. Un altro segnale di tranquillità che ha colpito gli addetti ai lavori, considerando la grande pressione su una squadra chiamata a vincere. “Non c’è dubbio” ha detto in proposito il numero uno del Cavallino Rampante. “Ognuno di noi, qualunque sia il nostro mestiere, deve contribuire a tenere alto il nome del Paese nel mondo. Da noi c’è un grande impegno, sia sulla preparazione della vettura che da parte dei piloti: abbiamo fiducia e speriamo bene”.

Contributo che dipenderà anche e soprattutto dai piloti, al via con motivazioni completamente opposte rispetto all’ultima stagione: Felipe Massa costretto e deciso a salvare il posto, Fernando Alonso determinato a riportare il titolo a Maranello. “A Felipe ho detto di prepararsi bene, sia mentalmente che fisicamente, e gli ho augurato di avere a disposizione una macchina più adatta al suo stile di guida, magari con gomme più morbide” ha aggiunto Montezemolo, che già alla fine dello scorso anno aveva ribadito la propria fiducia al brasiliano, salvo ritrovarlo competitivo. “Una domanda per Fernando? Credo che sia lui che voglia chiederci se questa monoposto andrà forte o no” invece è stato l’accenno del presidente sullo spagnolo, dopo che Domenicali lo ha definito  “il migliore” tra quelli in pista. “Che lui vada forte è sicuro magari la domanda gliela farò quando sarà a Jerez e avrà fatto i primi chilometri alla guida della vettura per sapere come sarà andata”. Infine un accenno al risultato più ambito: “Il Mondiale? L’abbiamo sfiorato nel 2010, ci siamo rimasti lontani nel 2011, vogliamo vincerlo nel 2012. Facile a dirsi, più difficile farlo ma c’è un impegno straordinario per realizzare questo obiettivo”.

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