
“Ritornare su questo magnifico podio indossando la tuta della Scuderia è sempre molto emozionante. Lo avevo detto ieri: un posto sul podio era alla nostra portata” ha dichiarato il pilota della Ferrari. “Sapevamo di dover fare una bella partenza e ci siamo riusciti, anche grazie ad un ottimo lavoro di preparazione svolto insieme ai tecnici in questi due giorni. Il via è stato davvero un momento magico, come a Barcellona, ma eravamo consapevoli che quella non era la nostra posizione: prima o poi ci avrebbero sorpassati” ha aggiunto Alonso.
“Però è stato comunque molto bello vedere i nostri tifosi gioire in quei giri a velocità ridotta dietro la safety-car… Rispetto a Vettel non c’era nulla da fare, era troppo più veloce di noi e ci ha superato con facilità. Rispetto alla McLaren la situazione è migliore: con le Soft siamo riusciti a difenderci bene ma con le Medium hanno ancora un margine di vantaggio importante e credo che, con un paio di giri in più, avremmo perso il podio. Detto questo, sono felice per questo risultato: in gara siamo andati meglio che in qualifica ma questa è una costante dall’inizio della stagione. Certo sarebbe stato fantastico fare il bis del 2010 ma dobbiamo rimanere freddi e concentrati e cercare di raggiungere gli obiettivi alla nostra portata: oggi ci siamo riusciti. E’ vero che il titolo è ormai andato ma ci sono ancora grandi motivazioni: vogliamo vincere delle gare e cercare di difendere la posizione appena raggiunta nel campionato Piloti” ha concluso Alonso.
Felipe Massa ha tagliato il traguardo del GP di Italia in sesta posizione. Il pilota brasiliano della Ferrari, coinvolto in un contatto con Webber nella prima chicane, è stato costretto ad una gara in salita e a recuperare diverse posizioni.
Felipe Massa: “Non posso non essere deluso di questo sesto posto perché oggi potevo sicuramente lottare per un piazzamento sul podio. Purtroppo, l’incidente causato da Webber mi ha fatto perdere troppo tempo e piombare in decima posizione. C’erano quindi tanti piloti da sorpassare prima di essere di nuovo a ridosso dei primi ma, a quel punto, era ormai troppo tardi. Nel contatto con Webber non ho riportato danni: lui mi ha toccato sulle ruote e mi ha fatto finire in testacoda quando eravamo alla seconda curva: avevo ritardato leggermente la frenata facendo la traiettoria interna e lui, all’esterno, non avrebbe mai potuto passare. Mi dispiace davvero perché la macchina oggi non era male come passo e anche quando, nell’ultima porzione di gara, abbiamo montato le gomme Medium eravamo abbastanza veloci e il degrado era piuttosto basso. Ora speriamo di avere un po’ più di fortuna nelle ultime sei gare della stagione.”