ferrari_290"Non sono soddisfatto della squadra, perché abbiamo reso al di sotto del nostro potenziale. Però non può andare sempre così, è una questione statistica.” Parola di Stefano Domenicali, inervistato oggi da “La Stampa”. Il responsabile della gestione sportiva Ferrari, dopo le deludenti prestazioni dele ultime tre gare, è in cerca di un’inversione a U nel prossimo weekend a Hockenheim. (continua...)

E anche il titolo iridato sarebbe ancora alla portata di Maranello: “Domenica in Germania comincia il girone di ritorno. Mi aspetto una reazione forte. Il mondiale? Chi non crede in questa possibilità è meglio che faccia un altro mestiere. Prima di fare calcoli dobbiamo portare a casa podi e vittorie. C’è in palio una marea di punti.”

Intanto, in factory si continua a lavorare sulla F10, il cui sviluppo non è stato ancora abbandonato. Ma l’argomento più pressante è quello che riguarda gli errori, i pasticci e le relative critiche che hanno riguardato il muretto della rossa. “Mi ha fatto male sentir dire che abbiamo una squadra allo sbando,” confessa Domenicali.

Il numero uno della rossa risponde colpo su colpo a tutti gli argomenti. La carenza di sviluppi tecnici rispetto ai rivali: “Abbiamo portato novità meno visibili: i cerchioni, alcune appendici aerodinamiche. Comunque accetto la critica: non sono venute fuori soluzioni eclatanti.” Le difficoltà di Alonso: “Guidare una Ferrari ha un valore diverso. Qualcuno sostiene che una volta in macchina non cambia nulla. Non è assolutamente vero: le pressioni nella nostra squadra non sono paragonabili a quelle degli altri team, che si chiamino Red Bull, McLaren o Mercedes”

E soprattutto le sviste della squadra nel suo insieme. Domenicali parla di periodo di “rinnovamento”. “Per vincere, si passa attraverso questi periodi,” spiega. “Dopo un periodo fantastico cui ho preso parte, sono cambiate regole fondamentali: prima era tutto illimitato, dalle spese ai test, mentre ora si ragiona in termini di budget e di simulazione. Immagini che da domani il calcio si giochi sul sintetico: lo sport è lo stesso, eppure cambierebbero la preparazione, i materiali, la tecnica.”

E, a proposito di regole, alla luce della polemica sorta per il drive through imposto a Fernando Alonso dopo il sorpasso irregolare a Robert Kubica, Domenicali lancia la proposta di una nuova modifica regolamentare basata sul silenzio-assenso. “Se i commissari di gara non intervengono entro 3-4 curve, un giro al massimo, la manovra si ritiene corretta. Troppi cambiamenti alle regole? E’ uno sport molto complesso.”

Poche speranze, invece, restano sulle possibilità di vedere in futuro Valentino Rossi, tornato questo weekend in moto con un quarto posto esaltante, al volante di una rossa. “Sarebbe bellissimo, ma davanti ha ancora molti anni sulle due ruote,” chiosa Domenicali.

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