ferrari_289Charlie Whiting sostiene di aver avvisato per ben “tre volte” la Ferrari che Alonso doveva lasciar passare Kubica, di cui una “immediatamente” dopo il sorpasso? Pronta arriva la risposta della Ferrari: il direttore di gara della FIA ha sì risposto alle richieste di precisazione del cavallino rampante, ma con indicazioni confuse e contraddittorie. (continua...)

Lo sostiene oggi il team manager della rossa Massimo Rivola, che scrive un nuovo round nella battaglia, ormai dichiarata, tra Maranello e la Federazione. Ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” e de “La Stampa”, Rivola ha dato la sua ricostruzione di quanto accaduto nei cruciali minuti dopo il sorpasso di Fernando Alonso a Robert Kubica con annesso taglio di chicane nel corso del Gran Premio d’Inghilterra.

“Vogliamo solo spiegare i fatti, cosicchè si comprenda che non siamo pazzi,” dichiara Rivola. Ed eccoli, allora, i fatti, nella versione della Ferrari. Un secondo dopo il sorpasso incriminato, dal muretto della rossa parte la prima comunicazione via radio diretta a Charlie Whiting. Il direttore di gara risponde qualche istante dopo, dicendo che la situazione era in corso di esame.

Pochi secondi dopo, la Ferrari chiede nuovamente chiarimenti e stavolta Whiting rassicura: la questione sarà investigata dai commissari solo dopo la gara. Nel frattempo Alonso e Kubica proseguono le rispettive battaglie con Jaime Alguersuari e Rubens Barrichello.

Quando arriva la risposta definitiva di Whiting (“Lasciate passare Kubica”), tra lo spagnolo e il polacco ci sono ormai tre posizioni di differenza e sono passati quasi due minuti. “Un minuto e cinquanta secondi non è immediatamente,” commenta piccato Rivola.

A questo punto Rivola chiede a Whiting se Alonso debba cedere la posizione a tutti gli avversari che si sono frapposti tra lui e Kubica. Pochi momenti dopo, arriva il definitivo ritiro di Kubica, che impedirà ad Alonso di farlo passare e costringerà dunque i commissari a comminargli il drive through. Ma i dubbi della Ferrari riguardano anche gli eventi successivi alla penalità.

I detriti dell’alettone posteriore di Pedro de la Rosa sono rimasti in pista per un paio di minuti senza che la FIA prendesse provvedimenti. Poi, quando gli strateghi della Ferrari erano convinti che Alonso avrebbe perso solo tre o quattro posizioni con il suo drive through, la safety car è scesa in pista, condannando Alonso a fondo gruppo. “Questo significa che per due minuti la gara si è tenuta in condizioni di insicurezza,” conclude Rivola.

Chi ha ragione, Whiting o la Ferrari? Per saperlo, bisognerebbe che la FIA pubblicasse le trascrizioni delle conversazioni radio occorse in quei minuti. Un auspicio che, con ogni probabilità, rimarrà inascoltato.

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