
Quella di Istanbul e' una pista speciale per me, visto che ho vinto tre volte di fila sulle cinque edizioni di questo Gran Premio. L’anno scorso, quando la nostra macchina non era competitiva, sono comunque riuscito ad ottenere il sesto posto e ora spero in qualcosa di meglio, anche se bisogna riconoscere che i nostri avversari sono molto forti in questo momento. Difficile spiegare il motivo per cui sono sempre andato forte all’Istanbul Park ma c’e' qualcosa nelle caratteristiche del circuito che sembra adattarsi a me come accade in Bahrain o in Brasile: mi trovo bene li', sono subito a mio agio nella guida. La parte piu' interessante del circuito e' la curva 8, che e' in realta' formata da quattro curve a sinistra consecutive che vengono affrontate insieme: quando si passa li' si sente molto stress sui muscoli del collo e della parte superiore del corpo perché probabilmente si sente l’accelerazione laterale piu' forte di tutto il mondiale. Quest’anno dovremo anche tener conto del fatto che le macchine saranno molto piu' pesanti all’inizio con il pieno di benzina e se in qualifica la curva 8 si fa praticamente in pieno, in gara bisognera' alzare un po’ il piede dall’acceleratore. Non e' un caso che quest’anno nei primi giri i tempi possano essere anche sei o sette secondi piu' alti che in qualifica.
A Istanbul torneremo ad usare le gomme Bridgestone dure e morbide dopo l’accoppiata supermorbide-medie di Monaco. I tecnici hanno lavorato duramente per cercare di trovare le giuste soluzioni per far lavorare la F10 in maniera piu' efficace rispetto, ad esempio, a quanto accaduto a Barcellona, quindi credo che abbiamo fatto qualche passo avanti. Inoltre, l’asfalto e' il piu' abrasivo che abbiamo avuto finora in campionato, il che comportera' un degrado piu' alto degli pneumatici. Considerato anche il fatto che le temperature saranno piu' elevate, allora dovremmo riuscire a far lavorare meglio le gomme.
Tutti i Gran Premi sono egualmente importanti in termini di punti in palio ma questo appuntamento ha un significato speciale per tutta la squadra e le persone della Ferrari. Infatti, celebreremo l’ottocentesimo Gran Premio della Scuderia nel Campionato del Mondo di Formula 1. Domenica mi mettero' la tuta rossa e mi siedero' nell’abitacolo della mia macchina per la sessantanovesima volta: e' fantastico essere parte di questa storia e della squadra piu' famosa al mondo. Correre e' il mio lavoro ma non mi dimentico mai quanto sia speciale guidare per la Ferrari. Anche se sara' bello festeggiare questo traguardo, in Formula 1 sono importanti il presente e il futuro: non c’e' quindi modo migliore di celebrare gli 800 Gran Premi che avere un weekend perfetto e finire la gara con un grande risultato.