La Ferrari lavora nel più assoluto riserbo. La scocca della 667 ha superato il crash test frontale al centro CSI di Bollate per cui il nuovo telaio della Rossa 2016 dovrebbe essere pronto per ottenere l’omologazione della FIA per fare il debutto nei test invernali di Barcellona che inizieranno il 22 febbraio. La notizia che è stata tenuta segreta è stata anticipata da Cristiano Sponton, visto che l’ultimo tentativo risalirebbe a una decina di giorni fa, per cui a Maranello hanno preferito mantenere l’acqua in… bocca. (continua...)
Il lavoro dei tecnici di Maranello non è stato semplice specie per la prova dinamica frontale che ha richiesto ripetuti tentativi prima di centrare l’obiettivo: gli aerodinamici del Cavallino, infatti, hanno lavorato per estremizzare i concetti del muso corto, portandolo alle dimensioni minime concesse del regolamento. La ridotta superficie rende estremamente difficile l’assorbimento dell’urto frontale e, alla ricerca della massima leggerezza, si punta a utilizzare il minor numero di pelli in carbonio per passare indenni il crash.
Si è trattato di un esercizio nuovo per il Reparto Corse visto che la SF15-T era rimasta, unica fra le vetture dei top team, a mantenere un muso lungo. In effetti la versione corta permette di incrementare la portata d’aria nella parte inferiore del telaio con positive influenze sul carico aerodinamico da generare nel diffusore posteriore, ma rende la vettura più instabile in certe situazioni. A giudicare dalle indiscrezioni, quindi, il disegno del muso Ferrari potrebbe essere una via di mezzo fra il lay out Mercedes al quale si aggiungerebbe una puntina di naso in stile Toro Rosso.
Nelle varie prove di crash che si sono ripetute in gennaio sono state utilizzate soluzioni anche con disegni leggermente diversi. E non è affatto escluso che come opzione per certi tracciati, rimanga anche una versione più lunga. La Ferrari nel lavoro congiunto svolto in galleria del vento con la Haas nel 2015 ha potuto esplorare le più disparate opportunità analizzando pregi e difetti di ogni configurazione.
Il nuovo telaio oltre ad essere stato rivisto per sopportare i maggiorati carichi statici laterali con un punto di spinta più alto di 20 mm è totalmente diverso da quello della monoposto che ha vinto tre Gp l’anno scorso con Sebastian Vettel. Tanto per cominciare sarà un po’ più lungo perché ospiterà al suo interno lo scambiatore di calore del turbo-compressore. L’intercooler aria/acqua, infatti, è stato tolto dalla V del 6 cilindri e collocato sopra al serbatoio di carburante, perseguendo un concetto che è stato lanciato in primis sulla Mercedes W05 Hybrid del 2014. Rivista anche la parte anteriore che dovrà sopportare diversi carichi con l’adozione della sospensione anteriore a schema push rod.
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