Sebastian Vettel dovrà prendere il via del Gran Premio di Abu Dhabi dall’ultima posizione: lo stop in pista del pilota al termine del suo giro di qualifica era effettivamente regolare, ma la direzione gara, dopo aver ascoltato il team Red Bull Racing, ha penalizzato il pilota poiché non aveva sufficiente carburante a bordo per consentire l’esame di un campione, come previsto dalle regole. (continua...)
Il tedesco ha staccato il terzo tempo alle spalle di Lewis Hamilton e Mark Webber, ma verso la fine del suo giro di rientro gli è stato ordinato via radio di fermare immediatamente la sua vettura e ha accostato alla curva 19. I regolamenti della Formula 1 sostengono però che i piloti debbano rientrare in pit lane dopo la qualifica con i propri mezzi così da poter fornire un campione da un litro di carburante per le relative analisi.
Sull’articolo 6.6.2 del regolamento tecnico si legge: “I concorrenti devono assicurare che un campione di un litro di carburante possa essere ritirato dalla vettura in qualsiasi momento dell’evento. Tranne in caso di forza maggiore (accettato dai commissari dell’evento), se viene richiesto un campione di carburante dopo una sessione di prove libere, la vettura in questione deve essere riportata ai box con i propri mezzi.” Sia la Red Bull che il suo fornitore di motori, la Renault, non hanno reso note le esatte ragioni per lo stop di Vettel: si è parlato di possibili guasti al propulsore stesso o al cambio, ma il team principal Christian Horner ha poi confermato alla “BBC” che il problema “riguardava il carburante”.
I commissari hanno dunque richiesto la presenza di rappresentanti di entrambe le aziende per spiegare l’accaduto e, dopo la pausa per la cena del direttore di gara Charlie Whiting, hanno preso la temuta decisione. “I commissari hanno ascoltato il pilota e i rappresentanti del team e hanno studiato le prove telemetriche che mostravano la ragione dello stop della vettura,” si legge nel comunicato ufficiale diramato dalla FIA. “I commissari hanno accettato la spiegazione e hanno considerato l’incidente come un caso di forza maggiore. Tuttavia il rapporto del delegato tecnico ha mostrato che dopo le indagini post-qualifiche era presente una quantità insufficiente di carburante per poter esaminare un campione.”
Solo 800 ml di benzina era presente nel serbatoio, a fronte del litro imposto dalle normative. Per questo, i commissari non hanno potuto far altro che escludere Vettel dal risultato delle qualifiche, facendolo partire da fondo griglia. Un errore di leggerezza della Red Bull che dà un bel regalo a Fernando Alonso, a cui domani basterà arrivare terzo per annullare il ritardo di 13 punti dal leader del campionato. Grazie alla penalizzazione, il ferrarista risale al sesto posto in classifica generale. Una situazione simile, per mancanza di sufficiente carburante a bordo, capitò quest’anno in occasione del Gran Premio di Spagna a Lewis Hamilton, che per questa ragione fu pure lui privato della pole position e arretrato a fondo griglia.
Se l’è cavata invece con una semplice reprimenda Sergio Perez, per aver bloccato la Williams di Bruno Senna alla chicane 5-6 durante la Q1. Il messicano è stato ritenuto colpevole, ma conserverà il suo 12° posto in griglia. Per la stessa irregolarità, nelle qualifiche del GP di Germania, Perez venne invece penalizzato con un arretramento in griglia.
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