
Per quanto riguarda il tracciato tedesco, è storia delle settimane recenti il fatto che la società che lo gestisce, la Nurburgring Automotive GmbH (NAG), abbia fatto sapere di non navigare finanziariamente in ottime acque, e che alle attuali condizioni contrattuali non sarebbe stata in grado di assicurare lo svolgimento del GP, che peraltro non avviene tutti gli anni, vista l’alternanza con Hockenheim. Motivo per cui erano state avviate, in estate, trattative con Ecclestone per ottenere un forte sconto sulla quota d’iscrizione.
A riprova, però, del fatto che quando si tratta di soldi è piuttosto difficile riuscire a spuntarla con Bernie, ecco che proprio lo stesso boss ha fatto sapere, nelle ultime ore, che è in piedi un discorso con gli organizzatori di Hockenheim, per correre lì, in maniera stabile, il GP di Germania: “Non abbiamo alcun contratto con il Nurburgring, ma ne stiamo comunque ancora parlando, sebbene si tratterebbe praticamente di ripartire da zero, e sarebbe più difficile soprattutto se non dovesse essere finanziato dalla regione”, ha dichiarato all’edizione tedesca del “Financial Times”, facendo da contraltare alle parole fiduciose diffuse da un portavoce della NAG.
A stoppare le ambizioni di rientro della Francia, invece, non è Ecclestone, nonostante anche in questo caso la questione appare di matrice meramente economica. Dopo la presentazione della richiesta di ospitare l’evento, da parte degli autodromi Paul Ricard e Magny Cours, supportati dalla federazione motoristica transalpina, la FFSA, un duro colpo è stato inferto dal governo di Parigi, tramite il Ministro dello Sport, Valerie Fourneyron, che ha escluso qualsiasi forma di sostegno finanziario da parte dello Stato.
Le reazioni stizzite non si sono fatte attendere, a partire proprio dalla FFSA, il cui presidente, Nicolas Deschaux, non ha risparmiato critiche all’esecutivo: “Deploro l’azione del governo, soprattutto in considerazione dell’appoggio che lo Stato dà ad altre manifestazioni sportive”. Si è mostrato, al contrario, ancora molto fiducioso l’ex gloria francese Patrick Tambay, che in Formula 1 ha disputato nove stagioni e 123 Gran Premi: “Credo che non sia finita, resta la soluzione privata; se alcuni sponsor forniranno le necessarie garanzie, Ecclestone firmerà”.
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