
Cosa recita la regola?
”Un pilota che si trova davanti può scegliere la traiettoria che vuole fintanto che quello che segue non gli affianca una parte della macchina alle ruote posteriore: in questo caso è costretto a lasciargli lo spazio di una monoposto per restare in pista. Il provvedimento che ha colpito Vettel, quindi, è giusto: Alonso aveva ben più di un baffo dell’ala alle gomme della Red Bull”.
Le prime dichiarazioni di Sebastian non erano troppo concilianti e facevano riferimento all’anno scorso…
”Non ci sono discussioni – prosegue Pirro – Connelly ed io avevamo preparato una presentazione in power point che avevamo mostrato in un briefing dopo il Bahrein ai piloti con tanto di macchine e possibili situazioni che si potevano verificare. I conduttori, quindi, sanno come devono comportarsi”.
Il dubbio che può sorgere è che Sebastian non si aspettasse un attacco di Alonso in quel punto...
"E' quello che hanno fatto capire dalla sua squadra, ma su questo non voglio dire niente".
L’episodio di Bruno Senna è stato giudicato in modo diverso: il brasiliano della Williams ha tentato un attacco a Di Resta all’esterno della Variante della Roggia ed è finito nella via di fuga perché il pilota della Force India non gli ha lasciato lo spazio di una macchina…
”Non ci sono stati due pesi e due misure – conclude Pirro – le immagini che ci hanno mostrato hanno evidenziato il fatto che Senna era già nell’erba quando ha iniziato la manovra di sorpasso sulla Force India. Essendo il brasiliano oltre la linea bianca, è lui che è andato a cercarsi il rischio all’esterno con Di Resta. Lo scozzese, quindi, che non aveva alcun obbligo di lasciare dello spazio perché aveva il diritto di traiettoria”.
Tutto chiaro e perfetto. Forse varrebbe la pena che queste chiarificazioni regolamentari non venissero diramate solo alle squadre, ma che la FIA le rendesse pubbliche. Così gli appassionati potrebbero “leggere” alcuni episodi di gara secondo i dettami impartiti dalla Federazione Internazionale…
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