
Grazie alla alte velocità, la tappa italiana si è rivelata subito un toccasana per il team Mercedes, dato che già a Spa i piloti di Stoccarda avevano evidenziato buoni spunti velocistici sul tratto del Kemmel. Tra il Rettifilo Tribune e la Parabolica, il tedesco sette volte iridato ha firmato il tempo di 1′25.422, in 26 passaggi complessivi. Che la W03 abbia già evidenziato un buon ritmo è stato sottolineato anche dal terzo tempo di Nico Rosberg a 340 millesimi netti dal collega, ma l’incognita sul consumo delle mescole resta, almeno da un certo disappunto dell’ex ferrarista, e Jenson Button fresco vincitore in Belgio, e secondo nell’occasione, potrebbe già aver fatto un pensierino sul concedere il bis.
Le vetture di Woking, anche lamentando un po’ di stress in staccata forse per questioni di bilanciamento, appaiono ancora le più performanti del lotto esaltate da tempi costanti. Sia Button che Lewis Hamilton hanno superato senza problemi la barriera dell’1′26, nonostante l’anglo-caraibico abbia ottenuto solo il sesto tempo. In questo ristretto gruppetto anche i due ferraristi, impegnati in test di configurazione, con la vettura di Felipe Massa imbrattata di vernice in due occasioni. A macchiare una buona mattinata per la formazione di Maranello solo il contrattempo tecnico che ha fermato nel finale Fernando Alonso. Lo spagnolo è stato costretto a parcheggiare la sua F2012 alla fine del rettilineo principale per la rottura del propulsore, ma la scuderia ha subito sottolineato che non c’è alcun allarme tecnico dal momento che si trattava di una unità il cui ciclo vitale era ormai concluso. Malgrado il guaio tecnico, nelle 22 tornate fatte l’asturiano ha firmato il quarto tempo a meno di quattro decimi da Schumahcer, seguito dal collega Massa. Ottimi segnali verso il giusto equilibrio.
Non hanno mostrato i muscoli, al contrario, i due del team Red Bull. Rimasti in disparte nelle prime fasi, sia Sebastian Vettel che Mark Webber non sono mai riusciti a emergere. L’australiano, ancora una volta davanti al campione del mondo, ha collezionato solo un nono tempo a circa un secondo dalla vetta, posizionandosi alle spalle anche di Kimi Raikkonen (Lotus) e Sergio Perez (Sauber). Mentre il tedesco non è neanche apparso tra i primi dieci, figurando alle spalle di Pastor Maldonado (Williams), venezuelano che per giunta nel finale si è dovuto arrendere anche a un problema tecnico. Per il campione della Red Bull un nuovo smacco dopo la difficile qualifica a Spa, e forse un certo disappunto sul potenziale della vettura nell’occasione. Ma potrebbe essere anche tattica.
Prestazioni in linea invece per il pilota della Force India Nico Hulkenberg, dodicesimo poco sopra il secondo di margine, interessato a Monza anche dalla voci che lo affiancano alla Ferrari. Il tedesco è rimasto davanti al terzo pilota della Williams Valtteri Bottas, che ha ancora sostituito Bruno Senna, e Kamui Kobayashi (Sauber). Quindicesimo il belga Jerome D’Ambrosio, sostituto in Lotus dello squalificato Grosjean. Per il pilota di origini italiane 29 tornate all’attivo, ma un margine di oltre 1 secondo e sette decimi. Poroseguendo in classifica, alle spalle del belga si è piazzato il pilota di riserva della Force India Jules Bianchi, pedinato dai due della Toro Rosso Daniel Ricciardo e Jean-Eric Vergne, con distacchi già abbastanza marcati. Stesso discorso per gli altri avversari di Caterham, Marussia e HRT; team in cui ha debuttato ufficialmente in un appuntamento del mondiale il cinese Quing Hua Ma. Per l’esordiente un buon primo approccio, nonostante il distacco notevole vicino ai sei secondi ma giustificato da una configurazione aerodinamica più carica per facilitargli l’approccio. Un giorno storico per Monza e l’automobilismo globale nel cosiddetto Tempio della velocità, in attesa dei nuovi verdetti sulla pista.
1. Michael Schumacher - Mercedes - 1'25"422 - 26 giri
2. Jenson Button - McLaren-Mercedes - 1'25"723 - 29
3. Nico Rosberg - Mercedes - 1'25"762 - 26
4. Fernando Alonso - Ferrari - 1'25"800 - 22
5. Felipe Massa - Ferrari - 1'25"861 - 27
6. Lewis Hamilton - McLaren-Mercedes - 1'25"944 - 30
7. Kimi Raikkonen - Lotus-Renault - 1'26"046 - 25
8. Sergio Perez - Sauber-Ferrari - 1'26"323 - 26
9. Mark Webber - Red Bull-Renault - 1'26"390
10. Pastor Maldonado - Williams-Renault - 1'26"504 - 19
11. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - 1'26"508 - 18
12. Nico Hulkenberg - Force India-Mercedes - 1'26"518 - 21
13. Valtteri Bottas - Williams-Renault - 1'26"641 - 26
14. Kamui Kobayashi - Sauber-Ferrari - 1'26"746 - 23
15. Jerome d'Ambrosio - Lotus-Renault - 1'27"180 - 29
16. Jules Bianchi - Force India-Mercedes - 1'27"192 - 22
17. Daniel Ricciardo - Toro Rosso-Ferrari - 1'27"373 - 25
18. Jean-Eric Vergne - Toro Rosso-Ferrari - 1'27"789 - 24
19. Heikki Kovalainen - Caterham-Renault - 1'27"855 - 27
20. Vitaly Petrov - Caterham-Renault - 1'28"578 - 20
21. Charles Pic - Marussia-Cosworth - 1'28"751 - 26
22. Timo Glock - Marussia-Cosworth - 1'29"207 - 21
23. Pedro de la Rosa - HRT-Cosworth - 1'29"331 - 21
24. Ma Qing Hua - HRT-Cosworth - 1'31"239 - 26