formula_1144Hamilton vince il Gran Premio di Ungheria conquistando il suo secondo trionfo del 2012 con la McLaren: una corsa povera di sorpassi ma non per questo meno avvincente grazie alle Lotus che hanno tentato sino alla conclusione di insidiare la vittoria. (continua...)

 

Inizialmente è stato Grosjean a seguire l’anglo-caraibico, successivamente dopo l’ultima sosta c’è stato il sorpasso di Raikkonen nei confronti del compagno di squadra e da li è stato il finlandese a raccogliere il testimone della battaglia e a mettere in difficoltà Hamilton fino alla bandiera a scacchi.

Le due Red Bull decidono di compiere tre soste ai box: ciò consente a Vettel di mantenere il quarto posto, avvicinandosi moltissimo a Grosjean sul finale, Webber invece è solamente ottavo e perde altro terreno da Alonso in campionato, con lo spagnolo giunto oggi quinto all’arrivo. Nel campionato costruttori la Lotus torna davanti alla Ferrari al terzo posto.

La cronaca

La corsa parte con oltre 40°C di temperatura, Webber è l’unico tra i big con le gomme medie. Al via si accendono i semafori gialli per problemi alla Mercedes di Michael Schumacher che rimane fermo sulla griglia. Il direttore di gara ordina un nuovo giro di formazione, il sette volte iridato deve partire dalla pit lane. Alla vera partenza è ottimo lo scatto del poleman Hamilton che tiene dietro gli inseguitori, mentre Vettel tenta di superare Grosjean nelle prime curve ma il francese si difende egregiamente.

A sua volta Button si infila su Vettel superandolo per la terza posizione, Alonso supera Raikkonen guadagnando la quinta piazza, Webber dopo il primo giro è già settimo. Al secondo giro viene diagnosticato qualche problema al KERS sulla Lotus di Raikkonen, mentre Schumacher si ferma ai box per passare immediatamente alle gomme medie, il tedesco verrà poi penalizzato con un drive through per eccesso di velocità in corsia dei box.

Al giro 16 cominciano le prime soste con Button primo dei big a fermarsi mentre si trovava terzo, due passaggi più tardi è il turno di Vettel e Alonso, quest’ultimo monta le medie. Anche Hamilton, fermandosi al giro successivo, inserisce gli pneumatici medi, mentre Grosjean che aspetta un altro giro per il pit decide di continuare sulle morbide così come farà il compagno di squadra Raikkonen che con la sosta riesce a superare Alonso.

In seguito alla prima sosta Grosjean a suon di giri veloci si porta sino a meno di un secondo da Hamilton, ma poco dopo un lungo e qualche problema con i marbles costringono il francese ad alzare un po’ il piede. Al giro 39 si ferma Vettel per la seconda sosta passando alle gomme medie, al giro successivo tocca a Grosjean effettuare la stessa manovra. Hamilton si ferma al giro 41 rientrando appena davanti ad Alonso (con una sosta in meno) e a Grosjean: l’inglese della McLaren utilizza ancora le gomme medie.

Al giro 43 si fermano le Ferrari, mentre continua a rimanere in pista Kimi Raikkonen con un passo notevolmente veloce rispetto agli avversari, Grosjean perde qualche secondo da Hamilton, il francese è rimasto qualche giro bloccato da Alonso prima della sosta dello spagnolo. Si ferma Raikkonen al giro 46, il finlandese, che monta le medie, riesce a star davanti al compagno di squadra guadagnando la seconda posizione.

Durante l’ultima sosta Fernando Alonso è superato da Mark Webber, il ferrarista scivola quindi in sesta posizione. A venti giri dalla fine, la direzione gara mette sotto investigazione Maldonado e Di Resta per un contatto nel corso della gara dove il venezuelano ha toccato in uscita di curva lo scozzese. Maldonado viene penalizzato con un drive through per il contatto. Raikkonen spinge tantissimo ed un pochi giri si porta ad un solo secondo dal leader di gara Hamilton, stessa cosa ma con un guadagno più leggero sta facendo Grosjean che è terzo seguito da Vettel, Webber, Alonso, Button e Senna.

Webber si ferma per la terza sosta a 14 giri dalla fine, questo consente ad Alonso di tornare al quinto posto. Nel frattempo Raikkonen è a soli otto decimi da Hamilton, mentre Grosjean si è stabilizzato dopo un lungo a cinque secondi dal leader. Colpo di scena a 11 dalla fine: si ferma anche Vettel per la terza sosta e rientra appena davanti ad Alonso, il bicampione ora ha gomme morbide usate in qualifica. Intanto si ritira Schumacher dopo un’altra corsa da dimenticare.

Ritiro per Karthikeyan al giro 65: l’indiano conclude la corsa con la ruota anteriore sinistra danneggiata. I commissari confermano che le bandiere gialle in curva 4 per la HRT ritirata rimarranno fino alla conclusione della corsa. Alla bandiera a scacchi giunge vincitore Lewis Hamilton seguito dal duo della Lotus e Vettel che giunge quarto ad un solo secondo da Grosjean. Quinto posto per Alonso, poi Button, Senna, Webber, Massa e Rosberg che chiude la zona punti.

 

1 – Lewis Hamilton – McLaren – 69 giri
2 – Kimi Räikkönen – Lotus – + 1.032
3 – Romain Grosjean – Lotus – + 10.518
4 – Sebastian Vettel – Red Bull – + 11.614
5 – Fernando Alonso – Ferrari – + 26.653
6 – Jenson Button – McLaren – + 30.243
7 – Bruno Senna – Williams – + 33.899
8 – Mark Webber – Red Bull – + 34.458
9 – Felipe Massa – Ferrari – + 38.350
10 – Nico Rosberg – Mercedes – + 51.234
11 – Nico Hülkenberg – Force India – + 57.283
12 – Paul di Resta – Force India – + 1:02.887
13 – Pastor Maldonado – Williams – + 1:03.606
14 – Sergio Perez – Sauber – + 1:04.494
15 – Daniel Ricciardo – Toro Rosso – + 1 giro
16 – Jean-Eric Vergne – Toro Rosso – + 1 giro
17 – Heikki Kovalainen – Caterham – + 1 giro
18 – Kamui Kobayashi – Sauber – + 2 giri
19 – Vitaly Petrov – Caterham – + 2 giri
20 – Charles Pic – Marussia – + 2 giri
21 – Timo Glock – Marussia – + 3 giri
22 – Pedro de la Rosa – HRT – + 3 giri
23 – Narain Karthikeyan – HRT – + 9 giri
24 – Michael Schumacher – Mercedes – + 11 giri

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