formula_1052E’ una qualifica di prime volte quella del Gran Premio di Cina di Formula 1. E’ la prima pole position della nuova Mercedes di Ross Brawn, la prima di Nico Rosberg, riuscito finalmente a sbloccarsi dall’eterno ruolo di promessa mai mantenuta. Ma è anche la prima volta, dopo 41 gare, che non vediamo nella top ten il vincitore degli ultimi due titoli mondiali, Sebastian Vettel. (continua...)

 

Cominciamo dall’inizio, però. La Mercedes, già apparsa tra i protagonisti sul giro secco nei primi due Gran Premi dell’anno, si rivela addirittura imbattibile sul circuito di Shanghai, piazzando al palo il giovane Rosberg e alle sue spalle il veterano Schumacher, battuto dal proprio compagno di squadra nel momento che contava dopo essergli stato mediamente davanti nelle prove libere.

L’unico apparso in grado di poterli insidiare è Lewis Hamilton che, però, non ha nemmeno portato a termine l’ultimo giro cronometrato: non sarebbe comunque servito a niente, perchè il suo secondo tempo era comunque destinato a trasformarsi nella sesta piazza di partenza per colpa della penalizzazione dovuta alla sostituzione del cambio.

Per questo motivo l’anglo-caraibico, che per la terza volta di fila aveva battuto il suo compagno di squadra in qualifica, deve rassegnarsi a scattare alle sue spalle. Ma domani sarà un’altra storia ed è difficile pensare che il passo gara dominante messo in mostra finora da Woking non si palesi anche a Shanghai, in coincidenza con il fisiologico calo in corsa della Mercedes.

Una sessione così combattuta e con i distacchi così contenuti come questa ha però dato modo di distinguersi ad altri outsider, tra i quali spiccano la Sauber di Kamui Kobayashi, terzo, e la Lotus del ritrovato Kimi Raikkonen, quarto e finalmente convincente anche in qualifica. Quanto agli altri big, invece, è un crollo verticale.

Salva a metà la giornata la Ferrari, con Fernando Alonso che per il rotto della cuffia strappa un nono posto (nonostante le molte novità sulla F2012) e Felipe Massa prevedibilmente eliminato, mentre la Red Bull si deve accontentare appena del settimo posto di Mark Webber (aiutato anche dai più efficaci scarichi alti), mentre un irriconoscibile Sebastian Vettel, come detto, è addirittura fuori dalla Q3 e 11°. Solo perchè la “lattina” non riesce a mandare in temperatura le gomme?

1 – Nico Rosberg – Mercedes – 1:35.121 – 11 giri
2 – Michael Schumacher – Mercedes – 1:35.691 – 13 giri
3 – Kamui Kobayashi – Sauber – 1:35.784 – 13 giri
4 – Kimi Räikkönen – Lotus – 1:35.898 – 15 giri
5 – Jenson Button – McLaren – 1:36.191 – 16 giri
6 – Lewis Hamilton – McLaren – 1:35.626 – 14 giri (penalizzato)
7 – Mark Webber – Red Bull – 1:36.290 – 14 giri
8 – Sergio Perez – Sauber – 1:36.524 – 17 giri
9 – Fernando Alonso – Ferrari – 1:36.622 – 17 giri
10 – Romain Grosjean – Lotus – nessun tempo – 15 giri
11 – Sebastian Vettel – Red Bull – 1:36.031 – 11 giri
12 – Felipe Massa – Ferrari – 1:36.255 – 14 giri
13 – Pastor Maldonado – Williams – 1:36.283 – 14 giri
14 – Bruno Senna – Williams – 1:36.289 – 14 giri
15 – Paul di Resta – Force India – 1:36.317 – 14 giri
16 – Nico Hülkenberg – Force India – 1:36.745 – 14 giri
17 – Daniel Ricciardo – Toro Rosso – 1:36.956 – 14 giri
18 – Jean-Eric Vergne – Toro Rosso – 1:37.714 – 8 giri
19 – Heikki Kovalainen – Caterham – 1:38.463 – 9 giri
20 – Vitaly Petrov – Caterham – 1:38.677 – 7 giri
21 – Timo Glock – Marussia – 1:39.282 – 10 giri
22 – Charles Pic – Marussia – 1:39.717 – 10 giri
23 – Pedro de la Rosa – HRT – 1:40.411 – 7 giri
24 – Narain Karthikeyan – HRT – 1:41.000 – 10 giri

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