formula_1038Nessuno se lo sarebbe aspettato, ma la pioggia che ha condizionato gran parte della gara e la classifica mescolata da pit stop e bandiere rosse, ha permesso a Fernando Alonso di vincere il Gran Premio della Malesia, seconda prova del campionato del mondo 2012 di Formula 1. (continua...)

 

Un GP interrotto per oltre un’ora durante l’acquazzone arrivato al nono giro di gara, che ha visto protagonista il messicano Sergio Perez, per alcuni giri in testa e in grado sul finale di lottare per la vittoria con Alonso, prima di commettere un lungo che lo ha costretto ad arrendersi ed accontentarsi di un altrettanto fantastico secondo posto.

Hamilton, con il terzo posto, salva il weekend McLaren, nerissimo per Button, fuori dai punti così come Vettel, che fora una gomma in seguito ad un contatto con Karthikeyan (protagonista anche di un episodio con Massa). Quarto posto per Webber, davanti alla Lotus di Raikkonen e alla Williams di Senna. Fernando Alonso si prende anche la leadership del Mondiale piloti: nessuno l’avrebbe pensato, ma ora il campionato si fa molto interessante.

La cronaca

Alla partenza tutti i big montano gomme intermedie: scattano bene le McLaren, un po’ meno le Red Bull, ma subito la pioggia si intensifica e diventa difficile tenere le monoposto in pista, tanto che Schumacher, che si trovava terzo, finisce in testacoda in piena traiettoria ma viene fortunatamente schivato dai suoi colleghi. Tutti si fermano per sostituire le gomme e passare alle full wet, ne fa le spese però Grosjean, che finisce nella sabbia e si deve ritirare.

Al nono giro la situazione è critica e la direzione gara sventola la bandiera rossa. Oltre un’ora di attesa prima della ripartenza, che vede le due McLaren scattare al comando davanti a Sergio Perez e Alonso. Alla ripartenza molti si fermano subito ai box per passare dalle full wet (scelta obbligata per ordine della direzione gara al secondo via) alle gomme intermedie, tra questi vi è Button che si trovava secondo.

Nei giri successivi anche tutti gli altri si fermano e dopo una serie di soste per sostituire le gomme Fernando Alonso ha la meglio e si prende la leadership della corsa davanti a Perez, Hamilton, Rosberg e Vettel. De La Rosa viene penalizzato con un drive through a causa di un meccanico rimasto in griglia più a lungo del dovuto. Al giro 22 Sebastian Vettel si affianca a Nico Rosberg e riesce a superarlo guadagnando la quarta posizione. La stessa manovra la effettua anche Raikkonen sempre sul pilota Mercedes.

Massa finisce largo al giro 26 e viene superato da Vergne in rettilineo: il brasiliano poi rientra ai box rimontando gomme intermedie. Al giro 38 Perez si avvicina ad Alonso riducendo a 2.3 secondi il distacco, intanto Ricciardo è il primo ad azzardare le gomme da asciutto. La scelta paga e successivamente tutti gli avversari si fermano: gli ultimi sono proprio Alonso e Perez, con un giro di differenza. Il messicano decide infatti di fermarsi dopo lo spagnolo e ne fa le spese perdendo secondi preziosi dal ferrarista.

In seguito ai pit la classifica vede sempre Alonso al comando davanti a Perez, Hamilton, Vettel, Webber e Raikkonen. Colpo di scena al giro 47, con Vettel che si tocca con Karthikeyan forando lo pneumatico posteriore sinistro: il tedesco si ferma ai box per sostituire la gomma desciappata e finisce fuori dalla top 10. Nel frattempo Perez si avvicina minaccioso ad Alonso ed inizia ad utilizzare l’ala posteriore mobile.

Al cinquantesimo passaggio Perez è vicinissimo alla Ferrari, ma finisce largo e perde oltre cinque secondi dal bicampione del mondo. Rompe il motore Maldonado al giro 54 concedendo a Schumacher di rientrare in zona punti. Alla bandiera a scacchi vince così Fernando Alonso davanti a Perez e Hamilton. Chiudono la zona punti Webber, Raikkonen, Senna, Di Resta, Vergne, Hulkenberg e Schumacher.

1 – Fernando Alonso – Ferrari – 56 giri
2 – Sergio Perez – Sauber – + 2.263
3 – Lewis Hamilton – McLaren – + 14.591
4 – Mark Webber – Red Bull – + 17.688
5 – Kimi Räikkönen – Lotus – + 29.456
6 – Bruno Senna – Williams – + 37.667
7 – Paul di Resta – Force India – + 44.412
8 – Jean – Eric Vergne – Toro Rosso – + 46.985
9 – Nico Hülkenberg – Force India – + 47.892
10 – Michael Schumacher – Mercedes – + 49.996
11 – Sebastian Vettel – Red Bull – + 1:15.527
12 – Daniel Ricciardo – Toro Rosso – + 1:16.828
13 – Nico Rosberg – Mercedes – + 1:18.593
14 – Jenson Button – McLaren – + 1:19.719
15 – Felipe Massa – Ferrari – + 1:37.319
16 – Vitaly Petrov – Caterham – + 1 giro
17 – Timo Glock – Marussia – + 1 giro
18 – Heikki Kovalainen – Caterham – + 1 giro
19 – Pastor Maldonado – Williams – + 2 giri
20 – Charles Pic – Marussia – + 2 giri
21 – Narain Karthikeyan – HRT – + 2 giri
22 – Pedro de la Rosa – HRT – + 2 giri
23 – Kamui Kobayashi – Sauber – + 10 giri
24 – Romain Grosjean – Lotus – + 53 giri

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