
Ad ospitare il redivivo GP transalpino non sarebbe però il circuito di Magny Cours, sede della corsa fino alla sua uscita dal circus nel 2008, ma il tracciato del Paul Ricard, di proprietà di Bernie Ecclestone. Nonostante la sua bassa capacità ricettiva (anche se i posti per gli spettatori dovrebbero essere aumentati a 50.000) e la scarsità delle strade di accesso, sarebbe infatti l’impianto vicino a Tolone il più indicato alla F1 moderna.
A meno che gli organizzatori non decidano di costruire un nuovo circuito più vicino a Parigi, operazione tentata più volte ma che finora ha incontrato una forte opposizione da parte dei verdi e di altri partiti politici di opposizione. Il piano di Ecclestone sarebbe quello di alternare ogni due anni la disputa del GP di Francia con quello del Belgio a Spa-Francorchamps.
Lo stesso quotidiano di Parigi rivela che il primo ministro François Fillon avrebbe preso in mano la questione, istituendo una commissione che se ne occuperà diretta dal ministro dello sport David Doullet e dal presidente della federazione francese (la FFSA), Nicolas Deschaux. C’è però un ostacolo da superare, anch’esso di natura squisitamente politica: le prossime elezioni presidenziali che si terranno in due turni, tra il 22 aprile e il 6 maggio. E anche allora potrebbe esserci un ulteriore rinvio, dato che il 10 giugno sono in programma le elezioni legislative per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale (e quindi del premier).
Il governo non si muoverà finchè non si conoscerà il nome del prossimo capo di Stato e, anche se i sondaggi non ritengono così improbabile l’eventualità di un secondo mandato per l’attuale presidente Nicolas Sarkozy, non è interesse di nessuno spendere denaro in un’operazione ritenuta frivola come quella dell’automobilismo, specialmente in un periodo così cruciale per l’economia dell’Eurozona.
Tuttavia, l’avvenire della Francia in Formula 1 sembra piuttosto roseo, se si pensa che l’anno prossimo, dopo tante stagioni di digiuno, i cugini d’oltralpe avranno ben tre rappresentanti sulla griglia di partenza (Romain Grosjean, Jean-Eric Vergne e Charles Pic), con un quarto, Jules Bianchi, ritenuto papabile per un posto da titolare nel prossimo futuro. E questo dovrebbe rendere più semplice il reperimento dei fondi per l’iniziativa.