
Una prospettiva questa che mette in serio pericolo la sopravvivenza di circuiti che hanno scritto la storia della F1, tra cui quello di Barcellona che dal 1991 ospita il Gran Premio di Spagna. Le pesanti difficoltà di bilancio del circuito catalano, dettate anche dall’attuale crisi economica, potrebbero finire per schiacciare sotto i debiti la società che gestisce l’impianto, che con Ecclestone ha un contratto fino alla fine del 2013.
“Dipende tutto da loro, se vogliono continuare o no,” tuona il presidente della FOM, pessimista sulla possibilità da parte della Spagna di continuare a ospitare due gare (Valencia oltre che Barcellona, appunto). “Non penso che sia una situazione sostenibile ma vedremo.”
Proprio qualche mese fa, l’ex campione del mondo Damon Hill aveva lanciato un monito allo stesso Ecclestone, affinché si impegnasse per la salvaguardia delle piste storiche pur senza rinunciare a nuovi orizzonti per il futuro. Ridurre le pretese economiche, venendo incontro alle richieste delle società che gestiscono gli impianti, sempre più in affanno nel mantenere il pareggio dei bilancio, l’appello avanzato da Hill, attivo protagonista l’anno scorso, nella campagna di custodia della pista di Silverstone come sede del Gran Premio di Gran Bretagna. Appello che, stando alle recenti dichiarazioni del padre padrone della F1, rischia di rimanere però inascoltato.