formula_930Tira aria di maretta all’interno della FOTA, l’associazione che riunisce i team di Formula 1. Il dopo gara di Yeongam ha visto andare in scena un intenso scambio di accuse fra diverse scuderie, in particolare quelle che dominano il palcoscenico del circus. (continua...)

Oggetto della disputa, come spesso accade, è la questione dei costi, nella fattispecie il limite di spesa annuale previsto dal regolamento; a illustrare benissimo la situazione, le parole del responsabile della Ferrari, Stefano Domenicali, che al settimanale “Autosprint” ha riferito: “C’è un’atmosfera di tensione che non ci possiamo permettere”.

In particolare, da Maranello e dalla McLaren è stato posto di nuovo il dubbio che la Red Bull non rispetti il tetto del budget, vista la quantità di sviluppi portati in pista durante la stagione; nel team anglo-austriaco però queste accuse sono mal digerite, al punto che Chris Horner minaccia di lasciare la FOTA: “Se non si riesce a trovare un accordo fra noi, a che cosa serve?”.

A questa domanda ha prontamente risposto il presidente dell’associazione, Martin Whitmarsh: “Serve per il bene dei team, e ci sono ancora possibilità di migliorarla, e di rafforzare la fiducia e il rispetto reciproco fra le scuderie. Dubito che arriveremo ad un punto in cui tutti sono soddisfatti e non ci si accuserà più, ma credo che la Fota sia una cosa buona per il nostro sport, e occorre che continui ad esistere”, ha dichiarato il responsabile della McLaren.

La prossima riunione è in programma nel mese prossimo ad Abu Dhabi, e potrebbe rappresentare un punto di svolta o di rottura definitivo; Domenicali ammonisce: “Sulla questione dei costi, non possiamo più permetterci di andare avanti così; se non c’è fiducia, allora è meglio smettere”.

Che sostanzialmente è proprio quello che si augura Bernie Ecclestone, per il quale una frattura fra le scuderie sarebbe quanto di meglio in vista del prossimo Patto della Concordia.

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