
Un risultato che non basta al britannico per prolungare i giochi iridati, i quali si sono conclusi grazie all’arrivo al terzo posto di Sebastian Vettel che si laurea ufficialmente per la seconda volta Campione del Mondo di Formula 1, il più giovane di sempre ad ottenere due titoli iridati.
Tra i due si inserisce Fernando Alonso, autore di un’ottima corsa condizionata oltre che dalle gomme, anche da un ingresso della Safety-Car dovuto all’ennesimo contatto tra Hamilton e Massa che ha riversato detriti sul tracciato. Quarto posto per Mark Webber, ancora troppo in difficoltà nelle partenza, quinto Hamilton seguito da Michael Schumacher che complice la sua strategia ha percorso una decina di giri in testa alla corsa, Massa è settimo con Perez, Petrov e Rosberg (quest’ultimo autore di una strepitosa rimonta), che chiudono la zona punti.
Ancora in gioco il campionato costruttori, ma tra sette giorni in Korea, pure la Red Bull potrebbe festeggiare l’iride 2011.
la cronaca
Al via scatta bene Button che viene però stretto da Vettel verso l’interno, il tedesco mantiene così la testa della corsa dopo la prima curva. Hamilton ne approfitta per superare il compagno di squadra, più dietro Schumacher scavalca tre monoposto, mentre Kobayashi finisce fuori dalla top ten con una partenza molto lenta, brutto anche lo start di Webber che per sua fortuna non perde posizioni.
In McLaren fanno richiesta di una penalità per la chiusura di Vettel in partenza, ma la direzione gara dopo qualche giro di investigazione decide di non prendere provvedimenti sull’episodio giudicandolo perfettamente regolare. Intanto inizia subito a farsi sentire il degrado dei pneumatici, in primis sulla Red Bull del tedesco che perde i secondi accumulati sulle due McLaren nei giri precedenti, il team austriaco decide quindi di richiamare ai box il suo pilota per il primo cambio gomme.
Nei giri successivi anche i rivali effettueranno questa sosta, montando ancora i pneumatici più morbidi. L’unico cambiamento in classifica è in casa McLaren con Button che riesce a scavalcare Lewis Hamilton. In Ferrari avviene in pista il sorpasso di Alonso ai danni di Massa alla prima curva, Perez e Petrov sono gli unici a non fermarsi in questo primo giro di pit-stop, si ritira Buemi per una gomma non avvitata bene.
Nel secondo stint, si decidono le sorti del Gran Premio, in questo periodo la Red Bull effettua una strategia fotocopia della precedente facendo fermare Vettel appena i suoi giri diventano più lenti rispetto agli inseguitori, purtroppo il campione in carica rientra davanti ad un gruppo di monoposto più lente, perdendo decimi fondamentali, percui Button spinge al massimo e un paio di giri più tardi decide di effettuare la sua sosta rientrando davanti alla vettura del tedesco.
Problemi per Lewis Hamilton che dopo essere stato superato anche da Fernando Alonso, il quale si porta quindi in zona podio, viene raggiunto pure da Felipe Massa: i due vanno subito, come di consueto, ai ferri corti e alla chicane Casio avviene un contatto con il brasiliano che tocca la ruota anteriore sinistra dell’inglese con la propria ala anteriore, lasciando sulla pista un grosso detrito.
Ci impiegherà qualche giro la direzione gara a capire che decisione prendere per rimuovere quel pezzetto di alettone rimasto in mezzo alla staccata della chicane e solo successivamente ad un mini-contatto tra Schumacher e Webber alle “S” che lascierà altri piccoli detriti per la pista, i commissari prendono la decisione di mandare in pista la Safety-Car per ripulire il tracciato.
Tutto il plotone di monoposto si raggruppa, Schumacher e Perez ne approfittano per effettuare la loro prima sosta ed i piloti di testa cercando di risparmiare questo terzo set di pneumatici morbidi in vista dell’ultima sosta.
Alla ripartenza Jenson Button tenta subito di andare in fuga, mentre Alonso cerca di mettere pressione su Vettel, senza però riuscire ad avvicinarsi per un sorpasso. Recupera Webber che ben presto si stabilizzerà in quarta posizione, intanto prosegue anche la rimonta di Nico Rosberg, partito penultimo e già a ridosso dei primi dieci.
Ad una ventina di giri dal termine, si aprono le danze dell’ultima sosta, è ancora Vettel il primo a fermarsi per montare le gomme medie, gli altri faranno altrettanto un paio di giri in seguito. E’ un rientro molto sfortunato per il tedesco che si troverà davanti parecchie vetture di metà classifica come ad esempio le Force India, è qui dove Fernando Alonso riesce a superare la Red Bull di Sebastian grazie all’ultima sosta.
In questo frangente, Michael Schumacher prende il comando davanti a Button, Alonso e Vettel, il sette volte iridato rimarrà in testa per una decina di giri, prima di rientrare anch’egli ai box per l’ultima sosta della gara. I leader si troveranno tanti doppiati in questa fase finale della corsa, questo rende difficile la vita a Vettel, il quale si infuria particolarmente con una Toro Rosso.
I primi tre si avvicinano, nonostante non riescano mai ad essere sufficientemente compatti da poter vedere dei sorpassi. La corsa termina quindi con la vittoria di Jenson Button, premio di un weekend eccezionale da parte dell’inglese che è stato il più veloce sin dalle prime prove del venerdì. Fernando Alonso porta a casa uno splendido secondo posto per la Ferrari, mentre Sebastian Vettel si deve accontentare del terzo gradino del podio e può finalmente festeggiare il suo secondo titolo mondiale consecutivo in Formula 1.
Carburante calcolato nei minimi dettagli per Button, che si ferma esattamente dopo il traguardo, per l’inglese è anche un modo per godersi gli applausi del pubblico visto che alla fine del giro d’onore l’attenzione andrà tutta sul neo bicampione della Red Bull.
1. – Jenson Button – McLaren – 1h30:53.427
2. – Fernando Alonso – Ferrari – + 1.160
3. – Sebastian Vettel – Red Bull Racing – + 2.006
4. – Mark Webber – Red Bull Racing – + 8.071
5. – Lewis Hamilton – McLaren – + 24.268
6. – Michael Schumacher – Mercedes GP – + 27.120
7. – Felipe Massa – Ferrari – + 28.240
8. – Sergio Perez – Sauber – + 39.377
9. – Vitaly Petrov – Lotus Renault GP – + 42.607
10. – Nico Rosberg – Mercedes GP – + 44.322
11. – Adrian Sutil – Force India – + 54.447
12. – Paul di Resta – Force India – + 1:02.326
13. – Kamui Kobayashi – Sauber – + 1:03.705
14. – Pastor Maldonado – Williams – + 1:04.194
15. – Jaime Alguersuari – Toro Rosso – + 1:06.623
16. – Bruno Senna – Lotus Renault GP – + 1:12.628
17. – Rubens Barrichello – Williams – + 1:14.191
18. – Heikki Kovalainen – Team Lotus – + 1:27.824
19. – Jarno Trulli – Team Lotus – + 1:36.140
20. – Timo Glock – Virgin Racing – + 2 giri
21. – Jerome D’Ambrosio – Virgin Racing – + 2 giri
22. – Daniel Ricciardo – HRT F1 Team – + 2 giri
23. – Vitantonio Liuzzi – HRT F1 Team – + 3 giri
ritirati
Sébastien Buemi – Toro Rosso – perdita ruota anteriore destra