
Il vecchio boss ha sempre sospettato, senza tenerlo nascosto, che dietro le mosse di News Corp ed Exor agissero anche le scuderie, le quali già in passato avevano più volte chiesto a Ecclestone di avere una percentuale maggiore degli introiti generati dal circus. Richieste alle quali l’80enne inglese aveva sempre risposto picche, generando crescenti malumori in coloro che lo spettacolo lo mettono in scena a ogni gara.
Evidentemente però la questione non è mai stata chiusa lì e i team, finalmente spalleggiati dalla presenza di due investitori di indubbia importanza, stavolta sembrano avere intenzione di andare fino in fondo.
Dell’ultim’ora sono le dichiarazioni di Martin Whitmarsh, capo della McLaren e presidente della FOTA, il quale ha affermato che le scuderie si sono affidate alle società DC Advisory Partners e International Management Group, per essere sostenute quando avranno luogo le trattative per il nuovo Patto della Concordia, ovvero alla scadenza di quello attuale, a fine 2012.
Logico pensare a una conferma del fatto che i team vogliano acquisire una quota del pacchetto azionario della F1, ma Whitmarsh ha negato che l’obiettivo sia questo: “Non è una manovra aggressiva nei confronti di nessuno, non stiamo cercando di fare qualcosa di nascosto, ma è normale che queste voci girino, fa parte dello sport. La nostra intenzione è solo quella di essere uniti, e vedere tutti insieme cosa si può fare per migliorare la Formula 1. Noi non siamo uomini d’affari, ma gente del mondo delle corse, quindi è normale che ci si affidi a degli esperti per studiare nuovi modelli di business. Sarà un lavoro esplorativo di circa due mesi, dopo di che valuteremo con i nostri partner quali soluzioni adottare per mandare avanti questo sport”, ha spiegato Whitmarsh.
Le ultime parole del presidente dell’associazione dei team, però, non mancano di mettere in guardia Ecclestone e la CVC, in maniera molto poco velata: “Attualmente la Formula 1 è in mano a una società finanziaria, è difficile immaginare che possano detenerne il controllo all’infinito”.
Tirando le somme del discorso, fra team ed Ecclestone le trattative per il rinnovo della Concordia si preannunciano tutt’altro che pacifiche.