
Insomma, abbiamo scherzato: a partire dal prossimo Gran Premio di Germania, il soffiaggio dei motori in rilascio tornerà senza restrizioni, viste le polemiche nate dalla difficoltà di applicare il divieto in maniera equa ai quattro diversi fornitori di motore. Resta, invece, la proibizione della modifica delle mappature tra qualifica e gara introdotta in occasione della precedente corsa di Valencia.
Uno ad uno, gli oppositori al dietrofront si sono convinti: la prima è stata la Williams, poi è toccato anche alla Ferrari (seguita dalla Sauber, tornata a ricoprire il ruolo di “ferrarina” come già accaduto in passato) che, apparentemente, più di tutti aveva beneficiato del nuovo regolamento riuscendo a tornare alla vittoria domenica pomeriggio.
Stando ai protagonisti, questo cambiamento d’idea si spiega con una magnanima concessione in favore dell’interesse generale: “Abbiamo pensato soprattutto all’immagine e ai tifosi della Formula 1: siamo felici di aver raggiunto un accordo,” ha spiegato l’amministratrice delegata della Sauber, Monisha Kaltenborn, ai microfoni di “Auto Motor und Sport”.
Sulle pagine de “La Stampa”, una dichiarazione analoga ha rilasciato il team boss della Ferrari, Stefano Domenicali: “Queste storie, quando tutti pensano solo al vantaggio che possono ottenerne, non sono positive. Per questa ragione abbiamo tenuto un basso profilo. Senza pensare a ciò che avremmo o non avremmo perso, abbiamo siglato l’accordo per tornare alle regole pre-Silverstone.”
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