formula_852Alla faccia della FIA. Se con la proibizione delle mappature da qualifica la Federazione pensava di ridurre il margine della Red Bull Racing, è stata bruscamente riportata alla realtà dalle prove ufficiali del Gran Premio d’Europa: non solo, infatti, Sebastian Vettel ha portato a casa la sua settima pole position su otto gare dell’anno, con un crono di 1:36.975 (unico a scendere sotto la barriera dell’1:37), ma addirittura domani al suo fianco partirà il compagno di squadra Mark Webber. (continua...)

La pratica pole position è apparsa poco più che una formalità per il campione del mondo in carica, autore del miglior tempo fin dal primo tentativo della Q3 e poi rientrato ai box nel corso del secondo tentativo quando era ormai chiaro che nessuno lo avrebbe battuto. Quanto a Webber, frenato nelle ultime prove libere di questa mattina dai soliti problemi al KERS, ha invece sfruttato al meglio il secondo treno di gomme morbide per scavalcare sia Lewis Hamilton che Fernando Alonso, andando a completare una prima fila monopolizzata dalla squadra di Milton Keynes.

Resta tanto rammarico per gli avversari: per Lewis Hamilton, fermatosi a quattro decimi dalla pole, ma soprattutto per Fernando Alonso che era apparso in grado di potersi avvicinare di più ai primi negli intertempi, ma non è riuscito a mettere insieme un giro perfetto in nessuno dei suoi due tentativi (il secondo, quando era chiaro che non avrebbe migliorato, è stato addirittura abortito). I rispettivi compagni di squadra, a posizioni invertite, partiranno una fila indietro: quinto Felipe Massa, sesto Jenson Button.

La quarta fila è tutta appannaggio della Mercedes GP, con Nico Rosberg tornato alla sua consueta posizione davanti a Michael Schumacher, mentre a completare il panorama della Q3 due piloti che non sono nemmeno scesi in pista: Nick Heidfeld e la sorpresa Adrian Sutil, che aveva già spremuto tutto dalla sua Force India nella Q2. Subito alle loro spalle i due compagni: Petrov 11° e l’ottimo Di Resta, 12° nonostante un venerdì di prove libere quasi completamente saltato non per sue colpe.

Da segnalare nella Q2 anche lo stop in pista di Pastor Maldonado, per probabili problemi alla trasmissione, che non è riuscito a fare meglio del 15° posto. Eliminato fin dalla Q1, invece, l’altro idolo di casa Jaime Alguersuari.

1 – Sebastian Vettel – Red Bull Racing – 1:36.975
2 – Mark Webber – Red Bull Racing – 1:37.163 – + 0.188
3 – Lewis Hamilton – McLaren – 1:37.380 – + 0.405
4 – Fernando Alonso – Ferrari – 1:37.454 – + 0.479
5 – Felipe Massa – Ferrari – 1:37.535 – + 0.560
6 – Jenson Button – McLaren – 1:37.645 – + 0.670
7 – Nico Rosberg – Mercedes GP – 1:38.231 – + 1.256
8 – Michael Schumacher – Mercedes GP – 1:38.240 – + 1.265
9 – Nick Heidfeld – Lotus Renault GP – nessun tempo
10 – Adrian Sutil – Force India – nessun tempo
11 – Vitaly Petrov – Lotus Renault GP – 1:39.068 – + 2.093
12 – Paul di Resta – Force India – 1:39.422 – + 2.447
13 – Rubens Barrichello – Williams – 1:39.489 – + 2.514
14 – Kamui Kobayashi – Sauber – 1:39.525 – + 2.550
15 – Pastor Maldonado – Williams – 1:39.645 – + 2.670
16 – Sergio Perez – Sauber – 1:39.657 – + 2.682
17 – Sébastien Buemi – Toro Rosso – 1:39.711 – + 2.736
18 – Jaime Alguersuari – Toro Rosso – 1:40.232 – + 3.257
19 – Heikki Kovalainen – Team Lotus – 1:41.664 – + 4.689
20 – Jarno Trulli – Team Lotus – 1:42.234 – + 5.259
21 – Timo Glock – Virgin Racing – 1:42.553 – + 5.578
22 – Vitantonio Liuzzi – HRT F1 Team – 1:43.584 – + 6.609
23 – Jerome D’Ambrosio – Virgin Racing – 1:43.735 – + 6.760
24 – Narain Karthikeyan – HRT F1 Team – 1:44.363 – + 7.388

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