
Tutti giocano a nascondersi: fanno un settore buono e poi rallentano, oppure non girano per niente, almeno nella prima ora di prove. L’unico che si scopre (almeno in parte), è Mark Webber, forse per la volontà di rivincita che lo anima dopo la delusione della sua gara di casa, che stacca il solo crono interessante del turno, con 1:37.651, che lo pone tranquillamente in testa.
Staccato di oltre un secondo e mezzo segue Lewis Hamilton, che apre un terzetto di motori Mercedes completato da Michael Schumacher e dall’ottimo terzo pilota della Force India, Nico Hulkenberg (i suoi altri due colleghi sono stati Daniel Ricciardo, 12° con la Toro Rosso, e il nostro Davide Valsecchi, 21° con la Team Lotus). Sorprende la Williams, che piazza quinto Maldonado e ottavo Barrichello.
Ma in quanto agli altri piloti di punta, buio assoluto. Sebastian Vettel non fa meglio del 17° posto. La Ferrari resta ai box per quasi tutta la sessione, poi si fa vedere in pista solo per un lunghissimo long run nel finale, di una ventina di giri, che porta Massa sesto e Alonso addirittura nono, probabilmente per provare la durata delle gomme.
La Pirelli ha messo a disposizione delle squadre in questa prima sessione uno pneumatico extra-duro ancora in fase di test. Per agevolare il riconoscimento delle mescole, da questa gara oltre al marchio ci sarà anche una riga colorata sulla spalla, nella stessa posizione di quella verde delle vecchie Bridgestone.
Inizio stentato anche per i team piccoli. Allarme in casa Virgin per la rottura della sospensione anteriore sulla vettura di D’Ambrosio, che è finito nelle vie di fuga all’ultima curva con soli due minuti ancora sul cronometro. Il belga chiude 20°, dietro al compagno di squadra Glock e davanti al nostro Valsecchi, comunque staccato di due secondi e mezzo dal compagno di box Trulli.
Sembrava iniziare diversamente il weekend della Hispania, ma subito si palesano gli stessi problemi dell’Australia: dopo poche tornate, dal posteriore della vettura di Karthikeyan esce del fumo e l’indiano si parcheggia alla curva 5, causando una bandiera gialla. Narain riesce poi a rientrare sul circuito giusto in tempo per evitare l’ultima posizione, piazzandosi 23° dietro al nostro Liuzzi.
Ultimo posto che va a Petrov, costretto allo stop in pista dopo un solo giro cronometrato: una rottura all’anteriore sinistra che lo spedisce dritto nelle vie di fuga della curva 9. Inizio di weekend non semplice per la Lotus Renault GP, che ha problemi ai freni anche sulla vettura di Heidfeld, rimasta a lungo nel garage dopo essere stata leader nelle prime fasi, e alla fine settima in classifica.
1 – Mark Webber – Red Bull Racing – 1:37.651 – 22 giri
2 – Lewis Hamilton – McLaren – 1:39.316 – + 1.665 – 16 giri
3 – Michael Schumacher – Mercedes GP – 1:39.791 – + 2.140 – 29 giri
4 – Nico Hulkenberg – Force India – 1:40.377 – + 2.726 – 23 giri
5 – Pastor Maldonado – Williams – 1:40.443 – + 2.792 – 31 giri
6 – Felipe Massa – Ferrari – 1:40.453 – + 2.802 – 22 giri
7 – Nick Heidfeld – Lotus Renault GP – 1:40.525 – + 2.874 – 6 giri
8 – Rubens Barrichello – Williams – 1:40.581 – + 2.930 – 21 giri
9 – Fernando Alonso – Ferrari – 1:40.601 – + 2.950 – 23 giri
10 – Nico Rosberg – Mercedes GP – 1:40.646 – + 2.995 – 29 giri
11 – Adrian Sutil – Force India – 1:40.734 – + 3.083 – 21 giri
12 – Daniel Ricciardo – Toro Rosso – 1:40.748 – + 3.097 – 23 giri
13 – Jaime Alguersuari – Toro Rosso – 1:40.770 – + 3.119 – 24 giri
14 – Kamui Kobayashi – Sauber – 1:40.872 – + 3.221 – 27 giri
15 – Jenson Button – McLaren – 1:40.927 – + 3.276 – 16 giri
16 – Jarno Trulli – Team Lotus – 1:41.620 – + 3.969 – 21 giri
17 – Sebastian Vettel – Red Bull Racing – 1:41.627 – + 3.976 – 18 giri
18 – Sergio Perez – Sauber – 1:41.642 – + 3.991 – 24 giri
19 – Timo Glock – Virgin Racing – 1:42.154 – + 4.503 – 18 giri
20 – Jerome D’Ambrosio – Virgin Racing – 1:42.540 – + 4.889 – 20 giri
21 – Davide Valsecchi – Team Lotus – 1:44.054 – + 6.403 – 18 giri
22 – Vitantonio Liuzzi – HRT F1 Team – 1:45.228 – + 7.577 – 20 giri
23 – Narain Karthikeyan – HRT F1 Team – 1:46.267 – + 8.616 – 10 giri
24 – Vitaly Petrov – Lotus Renault GP – 1:47.932 – + 10.281 – 4 giri