
L’unica a tenere botta, per certi versi inaspettatamente, è la McLaren, che con Lewis Hamilton riesce a conquistare la prima fila stando davanti proprio al suddetto idolo di casa, mentre Jenson Button, vincitore delle ultime due edizioni del Gran Premio, porta a casa il quarto posto. Per la Ferrari, se non è una disfatta, poco ci manca: il cavallino rampante esce infatti pesantemente ridimensionato da queste prime prove di qualificazione dell’anno. Fernando Alonso ha fatto tutto il possibile, ma non è riuscito ad andare oltre il quinto posto, a un secondo e mezzo da Vettel. Felipe Massa letteralmente non pervenuto: ottavo e autore anche di un testacoda all’inizio del suo ultimo run.
Nella top ten trovano posto anche una vettura a testa per Lotus Renault GP (Vitaly Petrov, sesto, mentre Heidfeld, incredibilmente, è stato eliminato già dalla Q1 e partirà diciottesimo), Mercedes GP (Nico Rosberg, settimo, con Schumi out dalla Q2, prima sorpresa in negativo dell’anno), Sauber (Kamui Kobayashi, nono) e Toro Rosso (Sebastien Buemi, decimo). Niente da fare, invece, per l’attesa Williams, complice anche un insabbiamento di Barrichello all’avvio della Q2 che ha lasciato il brasiliano diciassettesimo senza tempi.
In fondo alla griglia, come previsto, gli ex nuovi team, con il disastro atteso della Hispania: non solo fuori dal 107% del miglior tempo, ma addirittura staccati dal limite di oltre un secondo e mezzo. Salvo deroghe della FIA (che non sarebbero nemmeno troppo eque per i team avversari), insomma, la nuova F111 non dovrebbe potersi schierare sulla griglia di partenza di domani. Per la gioia di Bernie Ecclestone, che ha recentemente esternato contro i team di F1 che fanno solo numero.
Per dare il primo verdetto, come sempre, occorrerà attendere la bandiera a scacchi di domani ma, tenuto conto del fatto che l’usura delle gomme sembra essere piuttosto uniforme tra i top team, è difficile ipotizzare che in termini di passo gara la superiorità della Red Bull non si confermi intatta. Gli avversari sono già avvisati…
1 – Sebastian Vettel – Red Bull – 1:23.529 – 16 giri
2 – Lewis Hamilton – McLaren – 1:24.307 – 19 giri
3 – Mark Webber – Red Bull – 1:24.395 – 15 giri
4 – Jenson Button – McLaren – 1:24.779 – 18 giri
5 – Fernando Alonso – Ferrari – 1:24.974 – 19 giri
6 – Vitaly Petrov – Lotus Renault GP – 1:25.247 – 18 giri
7 – Nico Rosberg – Mercedes GP – 1:25.421 – 17 giri
8 – Felipe Massa – Ferrari – 1:25.599 – 18 giri
9 – Kamui Kobayashi – Sauber – 1:25.626 – 17 giri
10 – Sebastien Buemi – Scuderia Toro Rosso – 1:27.066 – 15 giri
11 – Michael Schumacher – Mercedes GP – 1:25.971 – 13 giri
12 – Jaime Alguersuari – Scuderia Toro Rosso – 1:26.103 – 11 giri
13 – Sergio Perez – Sauber – 1:26.108 – 9 giri
14 – Paul di Resta – Force India F1 – 1:26.739 – 16 giri
15 – Pastor Maldonado – Williams – 1:26.768 – 17 giri
16 – Adrian Sutil – Force India F1 – 1:31.407 – 15 giri
17 – Rubens Barrichello – Williams – nessun tempo – 12 giri
18 – Nick Heidfeld – Lotus Renault GP – 1:27.239 – 10 giri
19 – Heikki Kovalainen – Lotus F1 – 1:29.254 – 10 giri
20 – Jarno Trulli – Lotus F1 – 1:29.342 – 12 giri
21 – Timo Glock – Virgin Racing – 1:29.858 – 10 giri
22 – Jerome d` Ambrosio – Virgin Racing – 1:30.822 – 8 giri
23 – Vitantonio Liuzzi – HRT F1 Team – 1:32.978 – 11 giri (non qualificato)
24 – Narain Karthikeyan – HRT F1 Team – 1:34.293 – 11 giri (non qualificato)