
Le due settimane di posticipo gioveranno un po’ a tutti per limare i dettagli, anche se “dieci giorni in più non fanno molta differenza”, spiega Horner. Non la pensa così però Norbert Haug, di casa Mercedes: “A questo punto, poco prima dell’inizio della stagione, tutti i team stanno facendo le cose all’ultimo minuto. Il tempo extra prima della gara in Australia dà a ognuno una boccata d’ossigeno”. Sulla stessa scia il pilota della McLaren Lewis Hamilton: “Non sono poi così triste che il campionato inizi in Australia, perchè questo ci da più tempo. Abbiamo alcuni aggiornamenti da apportare e non molto tempo per farlo”.
Intanto Bernie Ecclestone non chiederà al governo del Bahrein il pagamento della tassa prevista per ospitare il Gran Premio, dopo l’annullamento della corsa prevista per il 13 marzo. Dal punto di vista regolamentare, il governo dello Stato ospitante è tenuto a sborsare 40 milioni di dollari anche in caso di cancellazione della corsa. “Nessuno vuole trarre guadagno da quanto sta accadendo lì. Voglio essere leale con il re perché so che sta facendo tutto il possibile per riportare l’ordine nel suo paese. Non gli serve qualcuno che lo pugnali alla schiena,” dichiara il patron della F1. “Non era prevedibile che succedesse tutto questo, è come se fosse accaduto un terremoto. A chi dare la colpa? Per quest’anno non pagheranno alcuna tassa, poi se negli anni a venire la corsa del Bahrein tornerà in calendario, allora in quell’occasione pagheranno regolarmente quanto previsto dagli accordi”.
Il boss del circus cercherà di reintrodurre la gara in calendario, a fine stagione. Rumors parlano di una riorganizzazione delle ultime gare per fare spazio al GP del Bahrein. Anche se indicrezioni rilevano di una possibile new entry: Motorland Aragon, in Spagna. Insomma, c’è da aspettarsi grosse sorprese.