formula_738Il Gran Premio è stato annullato, ma non si calmano le acque in F1. Sotto l’occhio del ciclone è finita la FIA, con in primis il suo presidente Jean Todt, accusato di non aver saputo prendere una posizione sulla vicenda, in seguito ai violenti scontri e alle proteste antigovernative della popolazione che da giorni stanno infuocando la capitale del Regno Dei Due Mari, Manama. Un atteggiamento fin troppo silenzioso e latente da parte dell’organismo mondiale, che ha alimentato un clima d’incertezza quasi alla vigilia dell’inizio del campionato. (continua...)

L’impressione è che a Parigi abbiano preso la questione un po’ sotto gamba, cullandosi sull’intenzione di non voler reagire in modo esagerato e ostentando una sicurezza a tratti eccessiva. Alcuni additittura sembrano rimpiangere il tanto discusso Max Mosley. “Almeno lui era un buon leader,” dicono i critici, “i commenti della FIA sono stati tardivi e irrilevanti, c’è una assoluta mancanza di direzione”. Vale la pena sottolineare, comunque, che tra questi critici ci sono soltanto giornalisti inglesi…

Intanto si fanno sempre più insistenti le voci sulla possibilità di reintrodurre la gara in calendario, nel corso della stagione: “Ovviamente dipenderà dalla situazione in quel paese, ma non pianificheremo nulla per i prossimi mesi”, ha annunciato il patron Bernie Ecclestone. Rumors parlano di una riorganizzazione delle ultime gare per fare spazio al GP del Bahrein.

“Ci sono tre settimane di pausa in agosto, ma le temperature in quel periodo sarebbero troppo elevate. Forse più avanti, intorno al GP dell’India, se le cose in Bahrein si stabilizzano”, spiega Ecclestone. Insomma, sembrava che le nubi sul circus iniziassero a diradarsi, ma era solo un’impressione.

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