
Ancora una volta quel mago di Newey ha tirato fuori il coniglio dal cilindro. E sono attese altre novità per i prossimi test di Montmelò, dal 18 al 21 febbraio. “La Red Bull è chiaramente la migliore e la più forte, resta lei la favorita”, affermano in coro Nick Heidfeld e Rubens Barrichello. “Alla fine dell’anno scorso avevano un vantaggio di mezzo secondo, rimangono loro il riferimento per tutti”, fa loro eco Fernando Alonso. Mark Webber smorza un po’ i toni e resta con i piedi per terra. “In generale, i team che erano veloci la scorsa stagione lo sono ancora, noi inclusi”.
L’australiano, piuttosto, alza le sopracciglia per il miglior tempo di Schumacher alla fine del secondo giorno di test a Jerez. Dopo l’acuto, “era immediatamente due secondi più lento nel passo,” afferma il pilota Red Bull, “è stato semplicemente uno show per la Germania, ha usato le super soft solo per un giro”. Rumours da paddock sussurrano pure che il sette volte campione del mondo abbia usato l’ala posteriore mobile ogni volta che il tracciato lo permetteva. Istantanea la replica del tedesco. Schumacher ha smentito che il suo giro veloce sia stato uno stratagemma per stemperare la pressione della Mercedes, dopo il flop della scorsa stagione e l’ultimatum di quest’anno. “Era il decimo giro di un long run,” spiega Schumi, “è anche vero che noi non siamo stati i soli ad aver provato queste coperture”.
Cambiamo gli attori ma la musica resta la stessa. Questa volta tocca alla Lotus Renault GP. Nick Heidfeld avrebbe stabilito il suo giro veloce, il più rapido nella terza giornata di test spagnoli, per calmare gli sponsor della scuderia di Enstone, preoccupati dopo l’incidente di Kubica. Tutti i team, comunque, continuano a giocare a nascondino, per non rivelare nulla agli avversari. La McLaren è ancora un’incognita. Emblematico il commento di Jenson Button: “Non abbiamo indizi per capire a che punto siamo realmente”. La casa di Woking butta acqua sul fuoco e punta il dito contro il meteo, il capo espiatorio della loro frustazione.
“Le condizioni meteorologiche hanno compromesso il programma e vanificato gli sforzi di trovare un set-up soddisfacente per la MP4-26. Jenson non è stato capace di trovare un bilanciamento adeguato con la macchina. Un guasto di un componente interno ci ha poi costretto a chiudere anzitempo i test”. Nonostante il miglior tempo nell’ultimo giorno, il più veloce della sessione, firmato da Rubens Barrichello, la Williams esce un po’ malconcia da Jerez, con diversi problemi di affidabilità che hanno interrotto il lavoro di sviluppo. Il direttore tecnico San Michael però minimizza: “Abbiamo accusato una perdita idraulica, ma nessun guasto rilevante nella macchina e questo ci incoraggia”.
A tenere banco, comunque, sono sempre le nuove gomme Pirelli. “La differenza tra le dure e le super-soft è di un secondo e mezzo, fino a un secondo e sette decimi”, afferma Bruno Senna, in lizza con Heidfeld per sostituire Kubica al volante della R31. Le coperture non sembrano durare più di 15 giri. Il gap tra le dure e le morbide è di un secondo pieno dopo il primo passaggio, quindi si stabilizza e rimane abbastanza costante per i prossimi 10 giri. Di sicuro ci sarà bisogno di più pit-stop in gara per cambiare le gomme, se si vogliono ottenere delle discrete prestazioni. A beneficiarne sarà senza dubbio lo spettacolo e il divertimento in pista. Intanto Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli, ha annunciato le mescole per i primi quattro GP: soft e dure. In Bahrein, comunque, ne vedremo delle belle.