
A bordo della R31, il tedesco è stato oggi il più veloce di tutti, facendo così salire vertiginosamente le sue azioni come potenziale sostituto dell’infortunato Robert Kubica in questa stagione. Domani toccherà al collaudatore del team Bruno Senna, ma per convincere Eric Boullier e i suoi che potrebbe fare bene almeno quanto l’esperto ex pilota della Sauber, dovrà davvero tirar fuori un miracolo dal suo cilindro. “Le nostre prime sensazioni sono molto positive,” conferma il team principal. “Nick ha lavorato molto bene con il team, dato buone indicazioni e migliorato la vettura durante il giorno. E’ stato molto incoraggiante.”
Per i big, è stata un’altra giornata di long run e di esperimenti sulle gomme. L’attesissimo Fernando Alonso (oggi sulle tribune i tifosi locali hanno fatto registrare il tutto esaurito per assistere alle prove del loro idolo) ha fermato i cronometri su 1:20.493 dopo ben 131 giri, convincendo quanto Michael Schumacher, anche oggi veloce pur fermandosi a 1:21.054 dopo 111 tornate. Non pervenuto, forse per scelta, Sebastian Vettel, solo sesto con la sua Red Bull: 1:21.574 il suo crono e 96 i giri all’attivo.
Meglio in termini di classifica ma peggio per affidabilità è andata alla McLaren: Hamilton si è piazzato quarto (1:21.099), ma con i suoi soli 33 giri è stato il pilota ad aver percorso meno chilometri della pista andalusa, per continui problemi non meglio specificati alla sua MP4-26 che lo hanno costretto ai box per la maggior parte della giornata. Sorte analoga per Barrichello, che ha proseguito una quattro giorni che si sta trasformando in un vero calvario per la sua Williams.
Dopo i problemi al KERS della prima giornata che hanno limitato il chilometraggio di Maldonado e il botto di ieri che ha costretto i meccanici a ricostruire la vettura durante la notte, oggi il sistema di recupero di energia è tornato a fare le bizze e dunque Barrichello ha dovuto concludere la giornata nel suo garage. Non prima di compiere comunque 97 giri, il migliore in 1:22.227, buono per la nona posizione di giornata.
Sessione agrodolce, invece, per Kamui Kobayashi: convincente in termini di velocità (1:21.242 e il quinto posto), ma autore di entrambe le prime bandiere rosse di giornata; la prima dopo nemmeno mezz’ora, per uno stop alla curva 7, la seconda nel pomeriggio, per un guasto meccanico alla curva 12. Al termine di una giornata pressochè priva di colpi di scena, l’ultima ora ha invece riservato uno stillicidio di interruzioni: dopo quella del giapponese, è toccato a Paul di Resta (finito nella ghiaia alla curva 9, per lo stesso problema ai freni che lo ha tormentato per tutta la giornata) e infine a Sebastien Buemi, proprio negli ultimi istanti delle prove.
1 – Heidfeld – Lotus Renault GP – 1:20.361 – 85 giri
2 – Alonso – Ferrari – 1:20.493 – + 0.132 – 131 giri
3 – Schumacher – Mercedes GP – 1:21.054 – + 0.693 – 111 giri
4 – Hamilton – McLaren – 1:21.099 – + 0.738 – 33 giri
5 – Kobayashi – Sauber – 1:21.242 – + 0.881 – 84 giri
6 – Vettel – Red Bull Racing – 1:21.574 – + 1.213 – 96 giri
7 – Buemi – Toro Rosso – 1:21.681 – + 1.320 – 92 giri
8 – Kovalainen – Lotus F1 – 1:21.711 – + 1.350 – 61 giri
9 – Barrichello – Williams – 1:22.227 – + 1.866 – 97 giri
10 – di Resta – Force India – 1:22.945 – + 2.584 – 64 giri
11 – D’Ambrosio – Virgin Racing – 1:25.471 – + 5.110 – 72 giri
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