Ciak, si gira. Dopo mesi e mesi di lavoro in fabbrica, ora il circus è in viaggio verso il Ricardo Tormo di Valencia. Inizierà da qui la stagione 2011, con i primi test in programma dal 1° al 3 febbraio. Una tre giorni non certo determinante per emettere sentenze o fare pronostici: solo qualche bilancio, neanche troppo significativo.(continua...)
Sul tracciato spagnolo tutte le principali scuderie porteranno in pista le proprie monoposto 2011 ad eccezione della McLaren. Il team di Woking schiererà infatti una versione aggiornata della vecchia MP4-25: un modello ibrido equipaggiato con sviluppi aerodinamici e novità tecniche che interesseranno la vettura 2011. La MP4-26 sarà svelata a Berlino solo il prossimo 4 febbraio, dopo la chiusura della prima sessione di test. Strategia? Forse. In questo modo la squadra britannica avrà qualche giorno in più a disposizione da dedicare nella galleria del vento. E allora è in ritardo sulla tabella di marcia rispetto agli altri? Per adesso è un’impressione. Ma solo la pista potrà dirlo.
Quella di rimandare il debutto della nuova vettura, del resto, è una mossa utilizzata in passato anche dai colleghi e rivali della Red Bull, che quest’anno invece saranno presenti con la versione 2011 della propria RB7 fin dai primi test spagnoli. Il gioiello meccanico di Adrian Newey sarà sicuramente la monoposto da battere. Ma la Ferrari non starà certo a guardare, dopo lo smacco di Abu Dhabi. E occhio anche alla Mercedes.
Alla vigilia del debutto stagionale però c’è aria di incertezza, perché la Federazione ha dato un altro piccolo scossone alle regole dopo la rivoluzione del 2009. C’è l’ingresso della Pirelli al posto della Bridgestone, la distribuzione dei pesi bloccata al 46% all’avantreno e 54% al retrotreno, c’è il ritorno del KERS, con anche un aumento del peso minimo della vettura di 20 kg. Ci sarà poi una maggiore severità nel controllo della flessibilità delle appendici aerodinamiche per evitare le polemiche del 2010. E soprattutto la messa al bando dei doppi diffusori e dell’F-duct, mentre viene introdotta la possibilità di variare l’incidenza dell’ala posteriore. È proprio su questi ultimi due punti che regna tanta incertezza, c’è il timore che ci possano essere interpretazioni un po’ troppo libertine.
Tutti i team comunque presenteranno monoposto più estreme, ispirate alla Red Bull del 2009, la RB5, la macchina più rivoluzionaria degli ultimi 20 anni. La RB6, dominatrice del 2010, è stata infatti solo una logica evoluzione per adattare al meglio i doppi diffusori. Dalla matita di quel genio di Newey, a gennaio 2009, era uscita una monoposto inedita in tutti i dettagli ed espressamente studiata per i diffusori tradizionali, come quelli che saranno usati in questa stagione. Molte squadre, tra le quali probabilmente anche la Ferrari, adotteranno al retrotreno le forme della monoposto di Vettel, dalla sospensione al cambio molto basso. Come sempre però sarà la pista a emettere il suo verdetto. A Valencia i team giocheranno a nascondino per non svelare intuizioni tecniche all’avversario, si studieranno a vicenda, mentre i piloti cercheranno di capire come funzioneranno le nuove modifiche, e se funzioneranno. Insomma, sarà una sorta di apprendistato, un primo giorno di scuola. Solo a Sakhir, in Bahrain (dal 3 al 6 marzo), il gioco si farà duro. E lì i duri cominceranno a giocare.
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