
Domenica nera per le Red Bull con Mark Webber che finisce la sua corsa contro le barriere dopo pochi giri dal primo restart della corsa, l’australiano coinvolge nel suo fuoripista anche Nico Rosberg che deve ritirarsi prematuramente dal GP. La direzione gara ha tenuto in attesa i tifosi per tantissimi minuti interminabili dopo che la corsa era cominciata già di per se con dieci minuti di ritardo a causa del maltempo, ma dopo soli 3 giri effettuati dietro la safety-car si è deciso di esporre la bandiera rossa e fermare tutto in attesa che la pioggia calasse di intensità.
La corsa è ripresa un ora dopo, alle 16.05 locali con altri quindici giri di safety-car prima di vedere la corsa partire ufficialmente; sono bastati pochi giri per vedere il primo rientro in pista della vettura di sicurezza a causa del già citato incidente che ha coinvolto Webber e Rosberg ma, quella non è stata l’unica riapparizione di Bernd Maylander che è dovuto ritornare sul tracciato poco dopo in seguito all’uscita di pista della Virgin di Lucas di Grassi finito contro le barriere nel tentativo di superare Yamamoto.
Vettel ha così preso il comando della corsa mantendendo sempre un ottimo ritmo sufficente a tenere a bada Alonso e Hamilton che lo inseguivano, alle loro spalle abbiamo assistito alla rimonta di Schumacher e delle Williams così come alla risalita del nostro Tonio Liuzzi. Button tenta per primo la carta delle intermedie, strategia che si rivelerà troppo anticipata per l’inglese che finirà fuori dalla zona punti per rimanerci sino alla conclusione del Gran Premio.
In seguito alle soste effettuate da quasi tutti al rientro in pista della seconda safety-car avviene il sorpasso di Hamilton su Alonso che si ferma assieme a Vettel ma un giro dopo rispetto agli altri piloti, l’anglo-caraibico della McLaren non riuscirà a mantenere per molto il secondo posto che gli sfugge esattamente alla ripartenza dove finisce largo alla prima curva restituendo la posizione al due volte iridato della Ferrari.
Successivamente Vitaly Petrov rimane protagonista di uno spettacolare incidente all’ultima curva dal quale il russo ne esce illeso; i commissari reputeranno poco pericolosa la zona in cui la sua Renault è andata a sbatterò così da non constringere la safety-car a tornare sul tracciato. Sarà quindi un continuo tira e molla sul finale tra Vettel, Alonso e Hamilton, un continuo inseguimento che vede il suo epilogo a poco più di una decina di giri dal termine: Sebastian Vettel accusa dei problemi, Alonso effettua il sorpasso vincente alla curva 1 e pochi istanti dopo il motore Renault del tedesco esplode in una nube di fumo bianco costringendo il più giovane vincitore della storia ad un triste ritiro.
E’ quindi doppia disfatta per la Red Bull che esce da Yeongam con uno zero pesantissimo che consegna a Fernando Alonso oltre alla vittoria nel primo Gran Premio della Corea anche la testa nel campionato piloti con ben undici punti di vantaggio su Mark Webber. Hamilton conclude la gara al secondo posto davanti a Felipe Massa, il campione del mondo 2008 passa quindi in terza posizione a ventuno lunghezze da Alonso, mentre Vettel scivola a -25 tenendosi davanti solamente a Button che rimane in corsa per il titolo ma con ormai 32 punti di gap dal leader.
Nel costruttori la Red Bull mantiene ancora il comando ma, la situazione si fa ora più interessante con sia McLaren che Ferrari che ritornano in corsa per per la coppa destinata alle marche. Tornando al GP, miglior risultato stagione per Michael Schumacher che chiude la corsa al quarto posto davanti a Robert Kubica e ad uno straordinario Tonio Liuzzi che porta la sua Force India al sesto posto, unico pilota del team indiano a punti dopo che Sutil rovina la sua rimonta con un incidente sul finale nel tentativo di superare Kobayashi.
La Sauber porta entrambe le monoposto nei punti con il giapponese ottavo e Heidfeld nono, soddisfazione pure in Williams con Barrichello che chiude al settimo posto e Hulkenberg che riesce a portarsi al decimo posto superando la Toro Rosso di Alguersuari all’ultimo giro. Button conclude dodicesimo davanti a Kovalainen che termina la corsa tenendosi alle spalle le due HRT di Senna e Yamamoto; ritirati tutti gli altri, pure Glock rovina la sua corsa in un incidente così come Buemi, mentre Trulli termina anzitempo la corsa per dei guasti idraulici alla sua Lotus.
Prossimo appuntamento tra due settimane in Brasile dove Fernando Alonso avrà l’occasione d’oro di giocarsi il primo match point della stagione 2010.
1. Alonso Ferrari 2h48:20.810
2. Hamilton McLaren-Mercedes + 14.999
3. Massa Ferrari + 30.868
4. Schumacher Mercedes + 39.688
5. Kubica Renault + 47.734
6. Liuzzi Force India-Mercedes + 53.571
7. Barrichello Williams-Cosworth + 1:09.257
8. Kobayashi Sauber-Ferrari + 1:17.889
9. Heidfeld Sauber-Ferrari + 1:20.107
10. Hulkenberg Williams-Cosworth + 1:20.851
11. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari + 1:24.146
12. Button McLaren-Mercedes + 1:29.939
13. Kovalainen Lotus-Cosworth + 1 lap
14. Senna HRT-Cosworth + 2 laps
15. Yamamoto HRT-Cosworth + 2 laps
Not classified/retirements:
Sutil Force India-Mercedes 63
Vettel Red Bull-Renault 62
Petrov Renault 56
Glock Virgin-Cosworth 48
Buemi Toro Rosso-Ferrari 47
Di Grassi Virgin-Cosworth 42
Trulli Lotus-Cosworth 42
Webber Red Bull-Renault 35
Rosberg Mercedes 35