
Il presidente della KARA, Yung Cho Chung, ha accolto con soddisfazione la notizia: “Siamo felici che tutti i lavori siano ora conclusi e ci uniamo a tutta la Corea nell’accogliere la comunità della Formula 1 per la prima volta.” L’evento si è infatti guadagnato il sostegno del governo della Corea del Sud e di quello della provincia di South Jeolla, dove si trova la pista di 5,615 km, e del suo governatore Park Jun-Yeong.
“Il circuito è stato progettato secondo gli standard più elevati e diventerà l’epicentro dell’automobilismo nella nostra nazione, il catalizzatore per accendere un enorme interesse verso questo sport in Corea,” procede Chung. “La FIA ha giocato un ruolo cruciale fin dall’inizio, fornendo un sostegno enorme in termini di esperienza, consigli e conoscenza, di cui abbiamo beneficiato molto.”
Ma il pollice in su di Charlie Whiting non dissipa completamente i dubbi sullo stato di completamento dei lavori della pista. Una fotografia scattata lunedì mostra un ponte sul rettilineo principale ancora in costruzione, mentre anche la strada principale di accesso alla pista non sarebbe ancora conclusa e l’intero complesso privo delle necessarie recinzioni. La preoccupazione principale, però, riguarda l’asfalto.
Sullo strato superiore, ancora in fase di asciugatura, nel corso della notte è caduta la pioggia. E l’asfalto continua a “sudare”, con il petrolio che emerge verso la superficie e probabilmente continuerà a farlo fino alle prove libere del venerdì. “Abbiamo già prodotto le gomme, perciò dovremo provare,” ha commentato il responsabile della Bridgestone, Hiroshi Yasukawa. “Le nostre gomme sono uguali per tutti, in questa fase dobbiamo aspettare e vedere.”