
Ma anche se le voci parlano di una potenza inferiore fino a 40 CV rispetto agli immediati rivali, Newey ha detto che il motore Renault ha “sempre risposto alle nostre richieste” e che il costruttore francese ha “aderito molto fortemente” allo spirito del congelamento dei propulsori, sviluppando il proprio V8 meno dei rivali. “Questo significa che ora abbiamo un gap da Ferrari e Mercedes. E se alla Renault non sarà consentito di recuperare, posso anche immaginare che si ritirino da motoristi.”
Per una squadra che resta con Renault, ce n’è un’altra che è vicina ad approdare al motore francese. Si tratta della Lotus Racing, che sarà presto ribattezzata Team Lotus (per un ritorno al passato, grazie all’acquisto dei diritti del nome insieme al vecchio logo da David Hunt, fratello del James campione del mondo 1976) e che ha ufficializzato pochi giorni fa l’addio alla Cosworth. Secondo alcune indiscrezioni, la leggendaria partnership Lotus-Cosworth sarà sostituita da un’altra altrettanto storica: Lotus-Renault.
Il contratto, firmato il weekend socros, sarebbe biennale e prevederebbe una collaborazione tecnica per la fornitura di motori, cambi e KERS, simile a quella tra la Force India e la Mercedes che consentì nel 2009 di fare un notevole passo avanti alla squadra indiana. Una mossa che consentirà all’esperto direttore tecnico Mike Gascoyne di concentrarsi sull’aerodinamica e che dimostra le reali volontà a lungo termine della squadra malese di raggiungere la vetta della classifica.
“Nelle ultime settimane si sono svolte molte trattative e siamo molto contenti del risultato,” ha dichiarato il proprietario Tony Fernandes alla “BBC”. “Vogliamo risalire la griglia e raggiungere Red Bull e Ferrari nei prossimi anni. Non accadrà in una notte, ma dobbiamo fare consistenti passi avanti.”