formula_533La Formula 1 pensa anche all’ambiente. Le scuderie, riunite nella FOTA, hanno infatti varato oggi un ampio programma volto a ridurre le emissioni di anidride carbonica, così da rendere la massima serie all’avanguardia in tema ecologico. (continua...)

L’analisi è stata realizzata dall’ente di ricerca specializzato Trucost Plc, che per diversi mesi ha analizzato l’attività delle squadre e dei fornitori presentando una serie di proposte per ridurre la quantità di emissioni di anidride carbonica. E qui arriva la sorpresa: i test e le corse rappresentano in realtà solo una piccola percentuale delle emissioni totali.

La ricerca ha infatti riguardato tutta la catena produttiva della Formula 1. L’obiettivo è quello di sviluppare tecnologie che potranno poi essere applicate sulle vetture stradali, come accaduto in passato con il turbo, il controllo dell’iniezione della benzina, le valvole a fasatura variabile e il KERS.

“È con questi obiettivi in mente che, lavorando in stretta collaborazione con la FIA, la FOTA si è impegnata affinché le nuove regole per le motorizzazioni e altre componenti tecnologiche che saranno richieste a tutti i concorrenti in Formula 1 a partire dal 2013 siano mirate a favorire l’efficienza energetica,” si legge nel comunicato congiunto dei team diramato oggi. “Allo stesso tempo, la revisione delle regole sportive sarà un’ulteriore incentivo per assicurare un beneficio competitivo derivante dall’ulteriore riduzione dei consumi di carburante.”

Il direttore generale della Trucost Plc, Simon Thomas, ha spiegato: “La Formula 1 è fondamentalmente concentrata sull’efficienza: come ottenere performance all’interno di restrizioni fisiche e regolamentari. C’è un bisogno crescente per una transizione dalla dipendenza dagli idrocarburi ad un’economia che sia più efficiente in termini di emissioni. Nel seguire questo trend, le scuderie della Formula 1 hanno collettivamente preso un fermo impegno a ridurre le emissioni di gas-serra in modo significativo. Ciò è coerente con la posizione della Formula 1 quale leader nell’innovazione tecnologica ed illustra cosa possa essere ottenuto da organizzazioni che non sono tradizionalmente associate con un’agenda ambientalista. Noi siamo anche convinti che l’eccellenza ingegneristica esistente nell’ambito della Formula 1 potrà avere un significativo ruolo da svolgere nell’inevitabile transizione verso mezzi di trasporto più efficienti e nella riduzione delle emissioni di CO2.”

“La buona notizia è che, in congiunzione con il recente e positivo impegno della FIA e della FOTA per incrementare l’efficienza e ridurre le risorse impiegate in Formula 1, sia già stato possibile ridurre il totale delle emissioni di CO2 prodotte dalla Formula 1,” ha sottolineato il presidente della FOTA e team principal della McLaren, Martin Whitmarsh. “Inoltre, partendo da ciò che abbiamo già conseguito, ed estrapolando quanto è già ora programmato, siamo in grado di anticipare che la Formula 1 nel 2012 ridurrà del 12,4% le emissioni totali rispetto ai livelli del 2009. Con il supporto di tutte le squadre associate, la FOTA si è impegnata nella continuazione di questo programma, ed ha definito un’azione di analisi e valutazione, continua ed indipendente, per assicurare che gli obiettivi dichiarati di riduzione delle emissioni di CO2 siano raggiunti se non migliorati, nonché per individuare altre opportunità per la riduzione complessiva delle emissioni che possano esistere. In altre parole, analisi e gestione. A ciò si aggiunge l’impegno della FIA e della FOTA che stanno già lavorando insieme per assicurare che i nuovi regolamenti tecnici del 2013 della Formula 1 siano in grado di offrire una piattaforma per il continuo sviluppo di tecnologie mirate all’efficienza energetica ed alla riduzione dei consumi di carburante.”

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